giovedì, marzo 19, 2009
It’s not a crime to download
«It’s not a crime to download» (scaricare non è un crimine): parole di Billy Bragg che parla a nome dei 140 musicisti e gruppi britannici della Featured Artists Coalition, (tra cui Robbie Williams, Annie Lennox, Billy Bragg, David Rowntree dei Blur, David Gilmour dei Pink Floyd, i Verve, Ed O'Brien dei Radiohead, Peter Gabriel, David Gray, Fran Healy dei Travis, Nick Mason dei Pink Floyd e Mick Jones dei Clash) che nel loro manifesto ideologico divulgano le proprie posizioni raccogliendole in sei punti fondamentali, uno dei quali è la ferma convinzione di non voler criminalizzare gli utenti che scaricano musica illegalmente.
Il punto fondamentale del manifesto degli artisti è che i diritti di sfruttamento delle opere restino nelle mani dei musicisti e che l’utente che scarica musica non è un ladro.
Secondo gli artisti britannici non è più tempo di criminalizzare i consumatori e sarebbe il caso che siti come MySpace o Youtube remunerassero i gruppi musicali quando utilizzano la loro musica a fini pubblicitari, mentre è giusto cedere gratis la musica ai propri fan attraverso Youtube e altri servizi.
I protagonisti veri della musica fanno sapere di essere dalla parte della gente comune e che, a fronte di un cambiamento senza precedenti della fruizione musicale, sono le case discografiche e i protagonisti del business a dover rivedere alcune regole.
io scarico solo ARISIA e i rammstein!
RispondiEliminafoto NUOVE!!!! su sito lilith
DA oggi on line www.gigiriva.it
RispondiEliminaNon c'entra nulla, ma è troppo bello !!!!!!
ho letto sull'argomento download un post interessante qui:
RispondiEliminaaccentosvedese.blogspot.com
come sempre da noi si va indietro come i gamberi.
Meglio tardi che mai. Finalmente si sono accorti che gli album girano quasi regolarmente in rete un mese prima della loro uscita ufficiale (soprattutto a causa della cecità delle major). Vedo che anche Peter Gabriel (grande comunque), che a suo tempo si scagliò contro Napster, ha cambiato idea. Vediamo che succederà.
RispondiElimina