martedì, ottobre 16, 2007

Federico Fiumani





Ierì alla "Vecchia Talpa" di Fidenza (PR) con Federico Fiumani e Luca Frazzi si è parlato di punk, di 1977, di anima, di musica, di passato, futuro e presente.
Conoscevo Fiumani sol odi vista e ho scoperto una persona sensibile, concreta, romantica come poche.
Il suo libro "Brindando con i demoni" (che mi ha regalato, io gli ho dato il mio. Come lo scambio di gagliardetti prima di una partita) l'ho letto tutto stanotte ed è un gioiello di brutale schiettezza, di romantica naturalezza.
Ve lo consiglio a tutti i costi.
E auguro a Federico ogni bene ed ogni fortuna che più di ogni altro si merita

30 commenti:

  1. un simpaticone fiumani.
    auguri !!!

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  2. Non so quanto sia simpatico.
    Ci conosciamo di "striscio" da secoli ma no nci siamo mai frequentati.
    Di sicuro ne apprezzo la coerenza.
    Vediamo domani, ti saprò dire.

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  3. prob era ironico il commento..
    non ha l'aria molto simpatica ed e' uno che se l'e' sempre tirata uno sproposito.
    la wave fiorentina dell'epoca era supponente, scura, antipatica. dei topastri essenzialmente.
    BXX

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  4. Personalmente ho sempre abbastanza detestato la new wave fiorentina, con tutto quell'alone di "noi la sappiamo lunga".
    Al di là di quello musicalmente Litfiba, Neon, Diaframma, Moda etc non mi hanno mai detto nulla, anzi...
    Gli unici di cui ho apprezzato qualcosina eraano proprio i Diaframma, ma non è un caso che di quella scena non abbia NESSUN disco.
    E di roba italiana degli 80's ne ho uno scaffale pieno

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  5. Son d'accordo con te e col mio alterego BX
    C

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  6. a me certe cose Diaframma piacevano molto...ricordo certi suoni delle chitarre davvero speciali.

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  7. Questi gruppi dark-wave italiani hanno sepre fatto un genere di musica che non amo,nel caso dei fiorentini credo però che abbiano avuto un'intuizione giusta:quella di cantare nella nostra lingua,mentre molti,forse troppi,non ci hanno pensato o forse non erano pronti a farlo(che poi non è una cosa così difficile,anzi!)Al di là dei meriti musicali di ognuno(e senz'altro molti gruppi italiani meritavano più di quanto hanno avuto)l'aver valorizzato la lingua madre è stato un vantaggio,anche dal punto di vista delle vendite,temo che molti altri se ne siano resi conto troppo tardi ed è un peccato perchè se la scena degli 80s si fosse resa più autoctona e meno esterofila i risultati sarebbero stati diversi,è un mio modesto parere e non me ne vogliano coloro che hanno percorso strade diverse,anche con grandi capacità...anch'io comunque non ho un solo disco di queste bands,che trovo noiosissime.URSUS

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  8. personalmente detesto ed ho sempre detestato le scene,i raggruppi,le ondate.
    anche ora mi infastidisce non poco l'unione dei soppravissuti.
    punterei sulle divesita'.
    tra piacenza e firenze
    tra poesia e arte di vivere
    tra italiano e varie possibilita'espressive
    tra campagna e citta'
    tra gruppo e solitudine
    bacio.lilitta

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  9. Due spunti molto validi, di ursusdursus e Lilith.
    Ursus hai menionato una cosa molto importate a cui subito non avevo pensato. e pensare quanto se ne parlo all'epoca e anche dopo..
    la cosa piu' frequente (che sosteneo anche io)era che comunque certa musica in italiano non fuziona" (cosi cito finardi e Nferrer in un colpo solo)..troppo anglofona (e personalmente a me sta bene cosi)
    c

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  10. Ecco succede a lasciare la libertà di parola alle donne !!! Taleban rules ok !

    La scena fiorentina valorizzò l'uso dell'italiano meglio di qualunque altro in ambito "nuovo rock", in qualche modo RIPORTANDOLO all'interno della musica nostrana che aveva sempre cantato in italiano.

    Per quanto riguaarda il rock n roll però ho sempre trovato, salvo rari casi, l'uso dell'italiano ridicolo, nel senso che ascoltare certi brani in italiano fa ridere

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  11. Sono d'accordo sul fatto che ognuno debba esprimere esattamente quello che sente,per cui anche l'inglese(se suona meglio in certi casi)è un ottimo veicolo di comunicazione,anche perchè ormai lo conoscono anche i bambini,ma mi riferivo ad altre situazioni,per cui verso Tony e Lilith non c'era alcun riferimento...piuttosto mi dava fastidio,ad esempio,la chiusura pregiudiziale che c'era da parte della scena neo-sixties nei confronti dell'italiano e ricordo che quando,ancor prima di incidere,noi No strange manifestammo l'intenzione di usare l'idioma nostrano ci fu chi si mise a ridere...e non faccio nomi,perchè qualcuno è ancora nell'ambiente...salvo poi ricredersi poichè i gruppi che più vendevano(tra cui CCCP,Litfiba ecc.)guarda caso cantavano in italiano...per cui non faccio affatto delle distinzioni sui mezzi espressivi,ma preferirei che si evitassero sempre i pregiudizi,ho trovato ad esempio geniale l'uso del dialetto da parte di alcuni musicisti(tra cui Lilith,i cui dischi solisti mi piacciono moltissimo!)eppure si è visto che da parte di certa critica la cosa non viene apprezzata,oppure ignorata sorvolando...quanto al rock'n'roll sono d'accordo in parte,poichè la ritmica dei brani si presta molto ai suoni onomatopeici british,ma non è sempre vero:ascoltate "Movimento di rock" di Celentano(incisa addirittura nel 1958)o i primi brani di Giorgio Gaber con i Rolling crew(poi ripresi con Jannacci),lì c'è un superamnto dell'italiano inteso solo come melodia tradizionale,che a distanza di decenni potrebbe ancora fare scuola.Mi piace essere chiaro nelle affermazioni,per cui ribadisco che non ho alcuna avversione verso l'uso del'inglese,soltanto che lo doserei un pò di più,magari...grande Lilith,sei sempre la migliore!URSUS

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  12. Caro ursus hai ragione da vendere.
    In effetti quello che più disturbava era il pregiudizio sull'utilizzo dell'italiano e devo dire che la scena fiorentina e voi No Strange o gli Statuto ad esempio lo avete fatto vostro su musiche difficile da "convertire" nel nostro idioma.

    Ad esempio non ce lo vedevo proprio per i Not Moving.
    Con Lilith invece si prestava bene e anche nel nuovo album che esce a gennaio 2008 ci sono tre brani in italiano.

    Diciamo che ci sono gruppi ancora in attività o altri scomparsi che nel momento in cui se ne uscivano con ritmiche punk n roll e con testi in italiano perdevano qualsiasi credibilità.

    IMPORTANTE sottolineare anche la qualità dei testi.
    Molto spesso ridotti a slogan senza senso o buttati a caso, senza cura ed alcuna poetica.

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  13. Ti do ragione ursus, esistono ottimi esempi di "rock" in italiano che funziona.non parliamo po di BEAT che sai bene quanto io ami.
    la questione riguarda ,come mi e' sembrato di cogliere dal commento di Tony, la spontaneita nella composizione.
    stupido fare "per forza" un testo in italiano (cercando poi di farlo funzionare, mica tutti sono Mogol)o in inglese perche cosi fan tutti..
    chi scrive (o fruisce di musica) ben sa che certe cose nascono spontaneamente.. cosi come i nonsense..pensate a Prisincolinescionenciuso (ho scritto giusto?), Be Bop a lula, tutti frutti, po poroppoppo poo oo..
    C

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  14. Certamente il testo ha un'importanza basilare,spesso in molti casi i testi HCpunk erano solo un accozzaglia di luoghi comuni tipo "Fotti il sistema" "ocupiamo qui"e"Occupiamo là" e stronzate varie,per cui quelli avrebbero potuto cantare anche in aramaico che sarebbe stato un risultato identico,nel mio caso io ho sempre cercato di fare testi comprensibili ma non banali,in cui ognuno poteva trarre una propria interpretazione senza forzature ideologiche o troppo di parte,perchè se è abbastanza evidente quali siano le mie visioni nei riguardi del mondo e della società trovo che sia stupido parlare nelle canzoni come si parla dentro ad un volantino,neppure la psichedelia storica è mai caduta nello sloganismo e credo che la propria grandezza sia stata anche in questo,nell'aver influito su tutta la cultura con un linguaggio più aperto,non rinchiuso nei dogmi e nelle semplici classificazioni di "destra" o "sinistra" che in fondo fanno un pò ridere...una cosa però non capirò mai:che cazzo c'entra la psichedelia con il pensiero neo-fascista di Ellena,per esempio(e dire che gli Elefanti hanno fatto ottimi dischi!)URSUS

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  15. baby, è un'abitudine l'averti qui.....
    W IL BEAT ITALIANO
    Marco MODS Trieste

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  16. uffaaaaaaaaaaaa
    che peccato non esserci
    stef
    www.rocktime.splinder.com
    ps il segno del comando di che anno è?
    non lo ricordo sai?
    attori?
    ciao stef

    ps coem sta cipelli?

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  17. "Il segno del comando" è del 1971,attori Carla Gravina e Corrado Pani,la famosa canzone della sigla è "Cento campane" di Lando Fiorini...ne avevamo già parlato su popartx,se non sbaglio...l'ho trovato in dvd della raitrade,ma non sono più riuscito a beccare "A come andromeda" che ricordo con la mitica Paola Pitagora(poi io sono appassionato di fantascienza)se qualcuno mi dice dove posso trovarlo...URSUS

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  18. Pardon,non era Corrado Pani ma bensì Ugo Pagliai,quelli erano nomi che ricorrevano spesso negli sceneggiati di allora...va precisato anche che la primissima versione del brano "Cento campane" era scritta da Fiorenzo Fiorentini nei primi anni 50 e che mentre nella versione del teleromanzo la voce era di Lando Fiorini,un'altra versione fu affidata a Nico(quello di Nico e i Gabbiani)tutto questo sempre per la precisione,Michele mi capisce.Ed ora vogliamo,esigiamo Torino beat!URSUS

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  19. Ai tempi della scuola adoravo i Daiframma. Ho consumato "Tre Volte Lacrime" a furia d'ascolti.

    Di Federico Fiumani ho sempre apprezzato la sua poesia (perchè è un vero poeta), la sua schiettezza, il suo essere romanticamente contro...

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  20. Conosco MOLTI testi HC molto intensi ed interessanti (inglesi o italiani).
    che x via dello "stile" poi non si capissero e' un altro discorso.

    W IL BEAT ITALIANO
    Per cercare una citta
    che non ha tempo ma solo prati verdi
    e in cielo vibrazioni
    e la pioggia canzoni
    esiste solo SOUND (na na na naa)

    C

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  21. Ma infatti ho specificato che parlavo di ALCUNI casi,sarebbe impossibile generalizzare anche su TUTTO l'hardcore,che comunque debbo dire a me non piaceva molto in passato e non piace per niente oggi,infatti non ho tenuto in casa un solo disco di quel genere,forse quando avrò 90 anni ci ripenserò ma attualmente lo sento distante mille miglia dai miei gusti musicali,che sono comunque vari pur tenendo sempre come riferimento preferenziali CERTE cose...beat italiano:quello ovviamente rimane un punto di riferimento,anche perchè ho speso parecchie energie per divulgarlo e farlo conoscere meglio.URSUS

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  22. Anche per me l'HC non rientra tra le preferenze,molto meglio brit-pop,folk rock,rockabilly,soul,un certo progressive,psychedelic ecc.
    beat italiano lo adoro!A Milano c'erano i Messaggeri che erano eccezionali!
    Joe

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  23. Come poter dimenticare I MESSAGGERI?
    Infatti un lato del singolo "Torna da me" lo includemmo nell'LP "Ricorda con rabbia"(l'album trasparente,non Oracolo)ed in seguito Scanna pubblicò un intero album per la Destination x,comprendente i due brani del 45...+ il secondo,all'epoca mai pubblicato,ed altri pezzi live inediti...diciamo che in questi ultimi la registrazione era molto amatoriale,ma i 4 pezzi di studio sono autentiche CHICCHE,strepitosi!Ah,dimenticavo lo stacchetto pubblicitario radiofonico in cui i 4 si presentavano nel 1966,mi ricorda un pò le cosine stile "Pebbles" con gli intermezzi pubblicitari,fantastico!URSUS

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  24. Non i 4,ma bensì i 5...
    infatti i MESSAGGERI erano:
    Vittorio Giacci-batt.voce
    Maurizio Martelli-chit.voce
    Massimo Martelli-basso-voce
    Franco Mompellio-armonica-voce
    Gianfranco Barilli-chit.voce
    Ursusdursus

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  25. Ursusdursus faceva parte della formazione??Allora erano in 6
    Scherzi a parte,ho l'LP di Scanna:bellissimo,i Byrds italiani.
    Joe

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  26. Per aver fatto parte dei Messaggeri dovrei avere una decina di anni in più,perlomeno...invece sono ancora un giovincello,come si sa.
    Certo che quella serie di ristampe,ormai sparite dalla circolazione,andrebbero RI-ristampate:nel catalogo Toast c'erano alcune compilations,mentre con Scanna avevamo inciso TEMPLARI,JUDAS,FANTOM'S,ASTRALI ecc...tutte cose che potrebbero funzionare ancora adesso,visto che spesso vedo ristampare anche roba poco interessante e mal registrata.URSUS

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  27. Quei reperti non erano sempre impeccabili sotto il profilo della registrazione,ma non aveva importanza:restano testimonianze grandiose di un'epoca irripetibile,mitici anche GLI ASTRALI e I TEMPLARI(con tuo fratello,se non sbaglio)
    Joe

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  28. Io dei TEMPLARI di Tony D?urso ho un brano registrato dasl vivo (Paint it Black) trasmesso da Ursusdursus nella sua "Piper Club"!
    C

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  29. Ricordo bene la trasmissione,la stessa cover fa parte della seconda facciata LIVE dell'LP di Scanna,che ha la seguente scaletta:
    LATO A (in studio 1967-68)
    Tornerà (For your love-Yardbirds)
    Non importa (Shapes of things-Yardbirds)
    Splende il sole negli occhi tuoi(Hytchicoo park-Small faces)
    Chitarra ribelle (original)
    La luce (Time of the season-Zombies)

    LATO B (Live 1970)
    Summertime blues
    See see rider
    Gimme some loving
    Paint it black

    L'incisione de GLI ASTRALI,invece,ha avuto dell'incredibile...sono nastri che ho avuto dall'ex leader Dante Menotti,ai tempi mai pubblicati e piuttosto mal ridotti dal tempo,un tizio caduto in rovina e poi ridotto a fare il mendicante(aimè!)la vendita di quella vecchia bobina le aveva ridato un pò di ossigeno,di lui non so più nulla da anni...il loro "Viaggio allucinogeno" è fantastico,alta scuola Barrettiana!URSUS

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  30. Ciao

    vi do' una dritta, io sto suonando con Franco e Gianfranco dei Messaggeri proprio adesso. vi posso assicurare che lo smalto c'è ancora. Domani sera (sabato) suoniamo alla TEverna Gnoccone di Pairana . Il gruppo ora si chiama Idoli In Ascensore
    rockandroll
    Maurizio

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