lunedì, giugno 25, 2007

I migliori batteristi




Tempo d'estate e di argomenti leggeri.
Da oggi con periodica cadenza ecco una serie di classifiche su quelli che reputo i migliori musicisti secondo il mio personalissimo gusto.

1) KEITH MOON (The Who)
Dopo il primo periodo comunque all'insegna di un drumming personale ma non ancora eccelso (incluso "Tommy" dove è ancora molto "contenuto") , dal 1969 al 1975 segna a fuoco la storia del rock con uno stile che accomuna genialità, irruenza, stile inimitabile.
"Live at Leeds", "Who's next" (ascoltare l'epica parte centrale di "Going mobile"), "Quadrophenia" e i live acts dell'epoca sparsi su vari bootlegs.
Poi il declino e l'imbarazzante finale ben documentato dal film "Kids are alright" e a malapena nascosto in "Who are you" .
In ogni caso il migliore !

2) RINGO STARR (The Beatles)
Dopo anni insignificanti, dal 1966 esce prepotentemente il suo stile, personalissimo, essenziale nell'economia dela band, geniale ed inimitabile (ascoltare il capolavoro ritmico di "Strawberry fields" , "A day in the life" , "Come together" ad esempio.
Non ho mai amato il SUONO della sua batteria ma quello che ha fatto con i Beatles dal 1966 al 1970 è semplicemnte inarrivabile.
Da lì in poi scompare.
Nei suoi dischi solisti non c'è più alcuna traccia della genialità degli anni precedenti.


3) TOPPER HEADON (The Clash)
La perfezione ritmica, la capacità di passare, dal 1977 al 1982 attraverso una gamma musicale infinita, dal punk al rock, dal reggae al funk, dal dub al blues, dal rockabilly al jazz.
In "London calling" c'è il suono di batteria più bello che abbia mai sentito (insieme a "Quadrophenia").
L'eroina lo ha poi distrutto. Cacciato dai Clash, dopo una breve esperienza nei Big Audio Dynamite e un buon album solo, si è perso nei meandri delle cliniche di disintossicazione (sempre pagate dagli altri Clash).
Pare ora stia meglio.

Nella mia TOP TEN seguono poi

GIULIO CAPIOZZO (Area) un genio assoluto dell'improvvisazione, dell'estro ritmico, della musica senza confini (ascoltare tutta la produzione Area per capire meglio). Duro, preciso, totalmente aperto.

CHARLIE WATTS (Rolling Stones) ovvero la ritmica degli Stones, pulito, sempre un centesimo di secondo in ritardo (suo pregio), il batterista ideale per i riffs di Keith Richards

DJ BONEBRAKE (X) potente, impetuoso, ma pulitissimo e precisissimo, uno di quelli a cui ho sempre cercato di assomigliare

BILL BRUFORD (Yes , King Crimson) Un grandissimo soprattutto con Robert Fripp e nel suo album solista "Feels good to me" del 1978. Lontano dai miei gusti ma incantevole da ascoltare

BERNARD PURDIE Ha suonato con Aretha Franklin, Gil Scott Heron, James Brown, Miles Davis, Jimmy Smith, Jimmy McGriff, Steve Wonder, Quincy Jones, Nina Simone e centinaia di altri......è sufficiente ???



Ma amo anche Mitch Mitchell (J.Hendrix Experience), Buddy Ascott (Chords), Billy Ficca (Television), Pyp Pile (Gong), M.Shrieve (Santana a Woodstcok), Gregg Errico (Sly and the Family Stone, Betty Davis), Lucky Lehrer (Circle Jerks) , Zak Starkey (basta il fatto che il figlio di Ringo Starr suona con Aosis e Who ? Per me basta) Naska (Statuto, preciso, pulito, essenziale), Pinna (Hormonauts, come avrei sempre voluto suonare, per me un genio).


NON SOPPORTO Greg Portnoy, Phil Collins, John Bonham.







29 commenti:

  1. D'accordo su Keith Moon, ma Ringo Starr, Watts, non sopporti Bonham.
    Sicuro ?
    Paolo

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  2. Senza dubbio KEITHMOON!
    E Ringo eccome! Ma non x Beatlemania cieca,affatto. Trovo ASSOLUTAMENTE FONDAMENTALE il suo tocco e le sue scelte STILISTICHE nella maggior parte dei brani dei beatles ultimo periodo.
    A me il suono es. di Abbey road (in coppia col basso) piace invece un casino.ma proprio tanto.

    Per tifoseria personale citerei DENNIS WILSON (Rip) dei BEACH BOYS, non tanto x lo stile (primitivo ma riconoscibilissimo..pensate che il suo "pattern" Tu TUM TA'e' stato campionato un sacco di volte ,x non dire quante volte imitato) ma per l'importanza della sua figura ed il suo performing..fisicissimo, molto bello da vedere. E poi era l'unico surfer li in mezzo!
    Sottovalutato compositivamente dai membri reazionari dei BBoys ha fatto un bellissimo disco 8e mezzo9 solista.

    Un mito x me e' invece HAL BLAINE.
    Drummer della cosiddetta "wicked Crew" e cioe' la crema dei turnisti di LosAngeles..Batterista "colorato" e fantasiosissimo..ha suonato in un pacco di dischi fondamentali (oltre che in un sacco di produzioni dei beach Boys).
    Cito solo due capolavori: "Pet Sounds" dei BBOYS e "Forever Changes" dei LOVE (alcuni brani).

    CAPIOZZO (Rip)e' stato una forza della natura..mai sentito un batterista jazz suonare con tanta urgenza e "cattiveria". Intransigente e dal kit minimale (ho una sua bacchetta rotta lanciata ad un concerto).

    Mai sopportati hardrockers,banham,etc e compagnia bella..menchemeno metal e "doppiecasse" varie..

    Anch'io amo Naska. E' sempre un belluomo.

    Cristiano
    Massimorispetto.

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  3. Si è vero che in Abbey Road il suono di Ringo è ottimo.
    E condivido tutto quell odetto da Cristiano.
    Bonham anzi mi fa proprio schifo con quel suono pesante e alcolizzato.
    Mi spiace ma non l'ho mai sopportato.

    SOTTOLINEO un aspetto di cui parla Cristiano.
    Per me la musica è anche e soprattutto STILE.
    Cioè, va bene uno che suona bene , ma anche COME lo suona, come si vesta , come si sistema dietro la batteria, cosa evoca nel mio immaginario vederlo lì dietro.
    E Keith, Ringo, Charlie, Topper oltre alla bravura avevano anche quell'immagine lì e ciò bastava.

    Ho aggiunto anche Zak Starkey, me l'ero dimenticato.

    PS: purtroppo i Beach Boys li conosco davvero poco

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  4. il mio batterista preferito (per suoni, "pacca" e tutto il resto) è Fred Below, l'house-drummer della Chess Record (quindi LUI è il batterista di Muddy, Willy Dixon, Buddy Guy e compagnia bellissima!!).
    Ecco, per me è Dio dietro i tamburi.
    Poi oltre al duo Starr-Watts direi anche il fantastico Mick Avory dei Kinks e Michael Clarke dei Byrds.
    e anche Simon Kirke dei Free, fantastico.
    Neppure io sopporto Bonham, proprio non lo reggo. per lo stesso motivo per cui non sopporto Hendrix.

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  5. Bernard Purdie è messo lì un po' a simbolo di tutti quei batteristi che hanno suonato in capolavori del soul, del blues, del ryhtm and blues, dalle Supremes ai Temptations ma che non sono mai stati accreditati ocomunque sono rimasti davvero poco conosciuti e che in genere venivano pagati con uno stipendio sindacale, mentre scrivevano la storia della musica.

    Su Bernard Purdie ho trovato un aneddoto che dice che lui stesso avrebbe dichiarato di aver suonato nei primi ALBUM (album !) dei Beatles al posto di Ringo Starr mentre si dice che avesse sovrainciso le parti di batteria di Pete Best nelle registrazioni dei Beatles ad Amburgo piu ristampate.

    Una delle tante Beatles leggende

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  6. giorno tony!!!!
    e invece secondo me nella foto spacchi, come si direbbe a milano, sei proprio una lama...heeheheheheheh.

    e poi su d te nn posso che esprimere giudizi piu' che lusinghieri...ma che scontroso???ma che irascibile???? ^^


    massimo respect x tony face



    adonis

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  7. Dimenticate Alan "Reni" Wren. Batterista degli Stone Roses. Uno che da solo suonava per dodici persone (senza campionamenti!), dal vivo sembrava una piovra, proprio come Keith!

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  8. Io ho gusti differenti in fatto di batteristi, John Bonham per me è il top, però in alcuni casi mi trovo d'accordo, soprattutto su Charlie Watts e Ringo Starr.
    Ma Ginger Baker?
    E secondo me è un grande anche Gegè Telesforo, anche se lo conosco molto poco.

    Claudio F.F.

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  9. Giulio Capiozzo ha suonato alcune volte con mio fratello,negli anni 70,quando facevano le jam session finali durante i festivals ecc...me lo ricordo abbastanza bene,oltretutto era una persona simpaticissima...un altro mago era Bruno Biriaco del PERIGEO,formazione jazz anche lui ma altrettanto estroverso...Ginger Baker lo amo anch'io,John Bonam purtroppo:grande tecnica,ma ha dato il via ad uno stile che proprio non mi va giù(Io e Cristiano ci siamo capiti)e per il resto sono più o meno d'accordo,a parte che non so come si faccia a non amare Hendrix(e la Experience,periodo migliore!)ma i gusti sono gusti.Naska è un mito,come Ugo Zanzerin!!
    URSUS

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  10. Ahh,dimenticavo il mio favorito in assoluto era Danny Thomas dei 13th floor elevators,uno stile pressochè unico,colui che faceva della batteria quasi uno strumento solista!E poi c'è il Bacciocchi che comunque era il più bravo,tra gli italiani degli anni 80,non lo dico perchè siamo qui,ma è la verità!Anche Caputo(Birdmen of Alkatraz)non era male,ma un pò discontinuo...URSUS

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  11. tra gli emuli di keith moon che mi gustano, dopo il mitico buddy ascott, ci metto anche matthew priest dei dodgy (band seminale per chi ama il beat inglese evolutosi in britpop) anche reni, ma è stato già nominato

    tra i maestri di semplicità=classe, alla ringo, al n.1 al jackson della stax (booker t etc). ma non certo zak, il figliol prodigo pestoduro (verso il quale nutro una "antipatia sonora" ad orecchio, non so perchè...cambierò idea col singolo con weller :o)))

    tra gli "influenzati dal jazz" steve white, un mostro, visto in azione anche dal retro palco. mentre charlie watts...mmmm...dal 1978 in avanti tutte ma tutte le sue parti di batteria suonano uguali! odiosi i piatti che usa con gli stones (e io amo gli stones fin da piccolo! :).

    tra i punk/newwavari topper indubbiamente, london calling esiste come capolavoro in quanto c'è lui. mi piaceva anche il batterista di eddie + hot rods, una scheggia che sapeva "anche" fare i controtempi!

    su bonham e collins concordo....
    notte f

    ps: appena sentito il singolo p.weller/a.lewis... nà bomba northern!

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  12. Devo dire che me ne sono dimenticati un po'.
    Giusto, anche Ginger Baker mi piace molto, Al Jackson pure e quell odei Dodgy è stato l'unico in grado di avvicinarsi allo stile di Keith Moon.
    Ho tutti i loro album, uno più bello dell'altro (E ADESSO SI SONO RIUNITI !!!!).
    Zak mi piace perchè è figlio di Ringo e suona con Oasis e Who e ha preso lezioni da Keith Moon....poi in effetti non è che mi entusiasmi lo stile.

    Non mi è MAI piaciuto Kenny Jones (tanto tanto negli Small Faces, insopportabile negli Who), citerei anche Steve White, ottimo drumming, pulito, jazzy, composto.

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  13. Ringo è stempre stato il mio Beatle preferito. QUELLO simpatico. E concordo con chi dice che il suo stile è unico ed imitatissimo. le famose "rullatine" sono imprescindibili per apprezzare la musica pop dello scorso secolo. Un grandissimo.
    E, devo dire la verità, dopo averlo ascoltato dal vivo con The Who lo scorso 11 giugno in arena, mi sono fatto una buona impressione anche del suo figliolo Zak. Preciso, onesto, rigoroso nell'interpretazione delle parti che furono di Keith Moon.
    Per Phil Collins vorrei spezzare una lancia anche solo per il fatto che le sue ridondanze sono state spesso imitate. Che questo sia un bene o un male non sta a me dirlo. Di certo nel periodo in cui coi Genesis faceva SOLO il batterista era molto interessante.
    E non mi scorderei nemmeno del fatto che certe cose soliste fatte negli anni 80 sono di bela fattura. Penso a "Two Hearts", per esempio. Una sorta di parafrasi del Motown Sound ben realizzato e costruito. Sua è anche la responsabilità dell'unico brano decente dei FOUR TOPS di fine carriera. Solo per questo mi sta simpatico.
    E che dire dello sdoganamento fatto nei confronti della TR-808 su "In the air tonight"? Magari sembra banale ma per l'epoca era una bomba. Compresa la pacchiana rullata a metà brano con la quale la batteria acustica si mescola a quella elettronica. E' POP, ma con un linguaggio nuovissimo. Ha fatto molte porcate, son d'accordo, ma quel pover'uomo ha qualcosa come nove figli... deve pur dargli da mangiare, no??
    In chiusura direi che, si sa, le cose che ha fatto coi genesis dopo-gabriel sono tutte mediamente pietose. Ma credo che lo sappia pure lui.
    :-)

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  14. Infatti Tony intendevo proprio quello. Cioe' secondo me la "bravura" la si misura non col virtuosismo, tecnica velocita etc..caratteristiche che personalmente non mi interessano (vedrete se si parlera di chitarristi)e che riguardano di piu'le "scuole" x batteristi, generi musicali che non mi piacciono (es hard e metal) o alla peggio il GUINNES dei primati (rullate a 200km/h in 5 sec netti)..

    Pibio,gusti sacrosanti a parte,una volta ero piu' colpito (un po negativamente)dall'immagine ultrafreak e assoli feedback anche noiosi di henrix..
    Poi ho visto che cio' era una percentuale bassissima del suo genio, e soprattutto aveva un senso che facesse e suonasse cosi..la voce e' fantastica ed il suo chitarrismo spesso e' velocissimo (e "beat")e soprattutto MOOOLTO creativo
    (ma non la voglio menare sulla chitarra visto che si parla di batterie.)
    Effettivamente leggendo altri nomi aggiunti ne vengono in mente a loro olta altri..
    Mi associo circa RENI e al BigBoss Flavio che ci ricorda i pilastri del Mod-ern Rock!
    Ursus:ci siamo capiti benissimo
    C

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  15. Infatti Tony intendevo proprio quello. Cioe' secondo me la "bravura" la si misura non col virtuosismo, tecnica velocita etc..caratteristiche che personalmente non mi interessano (vedrete se si parlera di chitarristi)e che riguardano di piu'le "scuole" x batteristi, generi musicali che non mi piacciono (es hard e metal) o alla peggio il GUINNES dei primati (rullate a 200km/h in 5 sec netti)..

    Pibio,gusti sacrosanti a parte,una volta ero piu' colpito (un po negativamente)dall'immagine ultrafreak e assoli feedback anche noiosi di henrix..
    Poi ho visto che cio' era una percentuale bassissima del suo genio, e soprattutto aveva un senso che facesse e suonasse cosi..la voce e' fantastica ed il suo chitarrismo spesso e' velocissimo (e "beat")e soprattutto MOOOLTO creativo
    (ma non la voglio menare sulla chitarra visto che si parla di batterie.)
    Effettivamente leggendo altri nomi aggiunti ne vengono in mente a loro olta altri..
    Mi associo circa RENI e al BigBoss Flavio che ci ricorda i pilastri del Mod-ern Rock!
    Ursus:ci siamo capiti benissimo
    C

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  16. Per conto mio il lato un pò noioso di Hendrix arriva dopo il periodo con la Experience,quando già era strafatto e in declino con la testa,come si nota su Woodstock,per esempio,dove esegue un particolarissimo inno americano ma che sa un pò troppo di virtuosismo e sopratutto di frastuono.
    La lucidità,la vena creativa,il genio contenuto nei tre dischi "Are you experienced"-"Axis..." e sopratutto il doppio "Electric ladyland" stavano su un'altro livello,grazie pure a quei due dietro che erano impeccabili.
    Questa ovviamente è solo la mia opinione,come è mia opinione che l'epsodio memorabile dell'intero Woodstock sia quello di Richie Havens,che è un altro mio mito,per il resto non ci sono molte cose che salverei,lì ci si stava già avviando verso un rock americano un pochino più opportunista,meglio gli europei(dopo il 1969)se poi vogliamo risalire ancora più indietro,agli albori del suono sincopato,ricordiamoci anche di Gene Krupa senza il quale,forse,non ci sarebbero stati tutti quelli di cui si è parlato.URSUS

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  17. A cosa abbia dato inizio J. Bonham non l'ho mica capito: faceva blues in maniera impeccabile e sanguigna,con kit essenziali ed interpretazioni eccellenti. L'hard rock forse è più attribuibile a Ian Paice dei Deep Purple...
    Concordo con tutti sulla bravura di Moon e Ringo.

    Sergente

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  18. Ma in effetti quello che più ha decretato la svolta verso un certo hard,poi divenuto metal,sono state più che altro le voci:quelle le trovo insopportabili,Ian Gillan in primis e tutti gli ululatori castrati a seguire,ma qui si parlava di batteristi...URSUS

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  19. è vero!
    Gene Krupa, che grandissimo!!

    pibio

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  20. Per ascoltare Gene Krupa al suo meglio c'è il bellissimo doppio di Benny Goodman "Live at Carnegie Hall" con una versione di "Sing sing sing" da paura.

    Concordo sulla visone di Hendrix. I primi tre albumn sono grandi poi il declino, anche se brani come "Earth blues" e "Roomfull of mirrors" da "Rainbow Bridge" (che dovevano essere sull'album con cui avrebbe dovuto collaborare con Miles Davis) , rimangono tra i suoi migliori, secondo moi.

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  21. Alla fine qualcuno oltre a Scorsese che cita Gene Krupa c'e'sempre..haha

    Idem su Hendrix anche se aggiungerei il BELLISSIMO postumo (e i brani inclusi of course)"The Cry of Love" con Freedom, drifting,etcetc..e il bellissimo blues alla fine.

    WOODSTOCK: che mi perdonino gli WHO ed Hendrix (Ursus,di fronte a quel pubblico doveva assolutamente fare scena e bordello, pensa anche agli Who..)
    ma il TOP x me di WOOSTOCK fu il set di SLY&YHE FAMILY STONE:
    Energias potenza gioia fiati colori e quel coro..HIGHER!!!!!!

    C

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  22. A risentire Please Please Me (proprio l'album, non il pezzo) sai che qualche dubbio sul fatto che suonasse Purdie mi viene..in certi pezzi sento un pò troppa maestria!
    Qui una chicca, divertentissimo:
    http://www.drummerworld.com/Videos/Bernard_Purdie16.html

    Ah, il cd con le foto fatte a Fara te lo mando eh, abbiamo dei tempi un pò lunghi ma arriverà!

    ciao!
    nick

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  23. scusa, ecco il link completo, mancava da aggiungere "6.html":

    http://www.drummerworld.com/Videos/Bernard_Purdie16.html

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  24. Beh, allora se si esce dal seminato del rock, io cito Joe Morello... Fosse anche solo per "TIME OUT".
    Morello era un po' un elastico: rallentava, accelerava. Lo era sempre ma in modo particolare si nota in quel disco che è interamente dedicato ai tempi dispari. Ma, non so come dire, non importava: il suo tocco era (ed è) formidabile... ed è memorabile la registrazione (quella ufficiale) di Take Five dove è proprio Brubeck col piano a tenerlo nei ranghi durante l'assolo... Però, che style! Lo amo!

    Ecco qui il Quartetto originario mentre suona Take Five:

    http://www.youtube.com/watch?v=BwNrmYRiX_o

    Joyello

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  25. E nel LISIO chi mettiamo alora?

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  26. Il LISSSIO ha tutta una sua etica e una tecnica.
    Un giorno ne parleremo in dettaglio.

    Ho registrato (per lavoro eh...) per anni il meglio e il peggio delle orchestre di lissio piacentine e c'è molto da imparare per noi musici

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  27. John Bonham dove lo metti??? Capiozzo un vero fenomeno...improvvisazione e cattiveria...delirio controllato. Manca a mio parere un batterista come Jon Theodore, che dal mio punto di vista, ha tecnica, abilità, sensibilità e poi assale la batteria come pochi...un "animale" sul palco. Uno dei pochi degni di nota oggi giorno!

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  28. Ma cose cavolo nn fanno a piacerti Boham e Collins????? Per me sn i migliori insieme a Stewe Copeland (Police)!!(Vedo che i led zeppelin t stanno antipatici frs x qst nn t piace bonham) e poi t consiglio di ascoltare i primi genesis, quelli con peter gabriel e vedrai che cambierai idea su collins!! ciaoo

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