"Secondo indiscrezioni raccolte a Rangoon, la giunta avrebbe intenzione di prolungare la detenzione di Aung San Suu Kyi almeno di un altro anno. Che i militari abbiano deciso ormai per una soluzione di arresti domiciliari a vita sembra ormai evidente, benché proprio questa ostinazione verso la Nobel stia loro alienando sempre di più le già scarse simpatie dei colleghi dell’Asean, l’associazione regionale del Sudest asiatico che potrebbe difendere la Birmania ormai solo in caso di un attacco dall’esterno. "
Aung San Suu Kyi nasce il 19 giugno 1945 a Rangoon in Myanmar (Birmania).
Nel settembre 1988, dopo una brutale repressione del governo nei confronti di un movimento popolare in difesa della democrazia, Suu Kyi fonda la Lega Nazionale per la Democrazia (LND)
Dal luglio 1988 Suu Kyi è agli arresti domiciliari per aver denunciato che lo SLORC è controllato dal generale Ne Win che, sebbene in pensione, comanda il paese.
Nel maggio 1990 la LND vince le elezioni ottenendo l’80% dei seggi, ma lo SLORC annulla i risultati delle votazioni.
Nel 1991 Suu Kyi è insignita del premio Nobel per la Pace.
Nello stesso anno, riceve dal Parlamento Europeo il premio Sakharov per la libertà di pensiero.
Suu Kyi continua a battersi, in stile gandhiano, per la democrazia, il rispetto dei diritti umani e la nonviolenza. I suoi modelli di riferimento sono sempre stati Gandhi e suo padre.
Dal primo ha appreso la dottrina della nonviolenza; dal secondo l’umiltà e l’impegno per il proprio popolo. Nel suo libro “Libera dalla paura”, questa donna coraggiosa afferma che non è il potere che corrompe, bensì la paura.
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