Come passò le sue ultime ore Nicola Calipari?
«In realtà negli ultimi giorni della trattativa la notizia più preoccupante arrivava da Baghdad e riguardava il contingente dell’esercito Usa, definito molto pericoloso: pare avessero causato sette morti in quattro giorni, gente dal grilletto facile.
La parola d’ordine è: occhio agli americani!».
Lo scrivono i componenti della «squadra di Nicola», cioè i funzionari e gli agenti del Sismi che lo affiancarono sino alla tragica conclusione della «trattativa» per liberare Giuliana Sgrena.
Il testo redatto dei colleghi di Nicola è contenuto nel libro "Nicola Calipari, ucciso dal fuoco amico" che sarà in edicola assieme a l'Unità sabato prossimo 3 settembre.
Si tratta di un documento importante, scritto da un gruppo di funzionari il cui legame con il loro «capo» sacrificato dal «fuoco amico» ha fruttato negli ambienti dell'intelligence militare un soprannome collettivo: i Calipariani.
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