da "La crociata blasfema del cardinal Camillo"
di Rina Gagliardi su Liberazione di oggi
Ieri in parlamento, e domani al referendum, il contenuto reale di questa legge è la liceità dell'aborto - e con esso la libertà delle donne di scegliere, in ultima istanza, la libertà (e la responsabilità) di diventare madri. Una posta in gioco altissima, come ben sa il cardinal Ruini.
Se il 12 e 13 giugno non scatterà il quorum e la legge attuale resterà in vigore, se vincerà l'alacre campagna astensionista della Chiesa, alleata della disinformazione e dell'indifferenza, verrà sanzionata una regressione civile, politica, culturale molto gravi.
La norma che equipara l'embrione alla persona (non di vita, come effettivamente è: ma anche una pianta, una mosca, un'ameba non sono vita?) implica in effetti sia una concezione puramente biologica dell'essere umano (negata a suo tempo dallo stesso Ratzinger), sia, in conseguenza, la fine dell'idea stessa di autodeterminazione delle donne. La strada, dunque, per una drastica revisione della legge 194 è più che spalancata. Alle soglie del terzo millennio, nella regressione e nella crisi di civiltà che infuria, sulla laicità dello Stato incombe questa spada di Damocle. Ed ha la faccia di Sua Eminenza Camillo Ruini
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