Occidente, fai un po' schifo
di Rina Gagliardi
da Liberazione
Prendiamo una normale pagina di cronaca del "Corriere deella sera" di ieri, la pagina 11, dedicata alla politica internazionale.
Vi campeggiano due diverse notizie: "Il Pentagono ammette: profanato il Corano", recita la notizia di apertura.
Da essa apprendiamo che ora la massima autorità militare degli Stati uniti conferma le rivelazioni di "Newsweek", e che i secondini di quell'inferno umano che si chiama Guantanamo usavano (usano?) prendere a calci il Corano, innaffiarlo di urina, buttarlo nel cesso e tirare l'acqua. L'altra notizia, di spalla, ci parla della confessione di alcuni soldati israeliani: tre anni fa, uccisero a freddo quindici poliziotti palestinesi, a Ramallah.
Palestinesi che stavano seduti al bar, a prendere un caffè - falciati per rappresaglia, in omaggio alla legge dell'occhio per occhio. Che cosa c'è di comune tra questi due eventi, così lontani nello spazio ed anche nel tempo?
Non c'è solo, ci pare, l'esercizio di una violenza illimitata, efferata ed anche esibita, senza pudicizia.
O la ferocia, anche simbolica, che raggiungono gli eserciti di due grandi potenze, gli Usa ed Israele, quando diventano strumento di invasione, occupazione, cancellazione dei diritti degli altri popoli. C'è qualcosa che va oltre anche l'ordinaria sanguinarietà della guerra: la perdita di ogni senso del limite.
Che cosa sta diventando questo Occidente, che si asserraglia attorno alla bandiera della propria salvezza ed invoca ad ogni momento la lotta contro il Nemico, l'Altro, l'islamico, il terrorista? Dove sta, dove è finita, l'essenza della così detta civiltà occidentale?
Noi siamo stati allevati nell'idea che l'Occidente - certo insieme al capitalismo e a quisquilie come lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, o la "necessità" di grandi disuguaglienze sociali - era comunque il portatore di grandi valori: la democrazia, la libertà di stampa, la tolleranza, il rispetto umano, i diritti, e così via. Ideali che molto hanno combattuto, di qua e di là dall'Atlantico, per conquistarsi Costituzioni, leggi e verità di pratiche politiche - non a caso calpestati nelle società del "socialismo reale", ignoti a quei selvaggi del mondo arabo, sconosciuti ai sottosviluppati del Sud.
E ora? Ora che il "campo socialista" non esiste più, si scopre che tutto questo non ha più corso, neppure dal punto di vista propagandistico - abbiamo scherzato, per due o tre secoli. La libertà? Non ne resta granchè, dopo emergenza dei vari "Patriot Act". Anche la libertà di stampa sembra obsoleta, se è vero che il giornalismo che conta è solo quello "enbedded".
E se un giornale moderatamente liberal, come "Newsweek", fa uno scoop, scrive cioè il vero e denuncia le nequizie di Guantanamo, si scatena l'inferno: da Bush in su, quel giornale è stato messo alla gogna, ha dovuto ritrattare le rivelazioni pubblicate e rendere le sue più sentite scuse, ma l'establishment Usa ha continuato a dire che no, che non bastavano le scuse e bisognava che i colpevoli pagassero un prezzo ben più sostanzioso.
Ora il Pentagono conferma tutto, e anche di più - ma, ne siamo certi, non chiederà scusa ai giornalisti. Del resto, dentro e dietro questo sconcertante episodio, non c'è nulla di casuale, ci sono scelte e un'intera strategia regressiva. In nome della quale la più grande potenza planetaria ha rigettato il rispetto delle più elementari norme del diritto internazionale, arrivando a disconoscere, nientemeno, che la Convenzione di Ginevra: chi è sospettato di "appartenere all'Internazionale del terrore" non è più neppure un nemico, è un non-uomo, che può anzi deve essere torturato, umiliato, avvilito.
Non è in grazia di queste indicazioni strategiche che i militari americani hanno potuto così tranquillamente torturare ad Abu Ghraib?
E perché, se no, quelle guardie di Guantanamo si sono sentite legittimate a sbeffeggiare un Libro, a dissacrare un credo religioso, a giocare con le loro "prede" ex-umane come nemmeno fa il gatto col topo? Quattro secoli, in occidente, di riflessione, ricerca, tormento.
E in un istante siamo tornati cinque secoli fa, a prima di Hobbes, Locke, Voltaire, Rousseau. E così, nell'unica democrazia del mondo arabo, che ancora sarebbe Israele, tende a smarrirsi ogni differenza tra militari e cecchini, tra soldati di un esercito regolare e serial killer, tra esponenti, comunque, dello Stato e giustizieri che colpiscono, puniscono, uccidono a sangue freddo gente che beve un caffè. Già da tempo il governo di Sharon ha teorizzato e praticato l'assassinio di Stato dei suoi avversari.
Appunto: invece e al posto dell'Immaginazione, è la Vendetta che ha preso il potere.
E' l'Odio che si è fatto Stato.
Ma se questo è l'Occidente, beh, fa proprio schifo.
Quasi più di tutti i socialismi reali - esteeuropei, arabi e africani - messi insieme….
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