lunedì, maggio 23, 2005

Le pagine bianche del romanzo Italia

Le pagine bianche del romanzo Italia dal Corriere della Sera 23 maggio 2005
Ernesto Galli Della Loggia

C’è qualcosa di tristemente impotente nella condizione italiana di oggi, e non c’era davvero bisogno dell’ Economist per ricordarcelo.
È la condizione di un Paese che invecchia, che si sente povero e sempre di più inadeguato, che non sa più produrre, che non sa più attirare turisti, le cui infrastrutture fanno acqua, i cui servizi costano più che in quasi tutta Europa, che ha una rete commerciale sproporzionata e inefficiente, i cui trasporti aerei sono i più cari e sgangherati del continente;
un Paese le cui banche, anch’esse carissime e inefficientissime, sono alla mercé di chi se le vuole comprare, le cui Autorità di garanzia e di controllo si segnalano per la loro latitanza, il cui Parlamento lavora sì e no due giorni alla settimana;
un Paese che ha lasciato andare in malora la scuola elementare e il liceo, che erano il fiore all’occhiello del suo sistema di istruzione;
un Paese che non legge, che vede troppa televisione, che non fa un grande film e non scrive un grande romanzo da tempo immemorabile;
dove si discute solo di ciò che è accaduto dieci, trenta o sessanta anni fa;
un Paese dove il futuro sembra non esistere o non interessare a nessuno.
Un’immagine della realtà dai toni qualunquistici?
Non fermiamoci alle etichette e chiediamoci piuttosto: è un’immagine vera o falsa?

2 commenti:

  1. Tutto tristemente vero...
    per fortuna che ho il modernismo dalla mia parte...
    Marco MODS Trieste

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  2. Il Modernismo è un IDEALE perfetto (come altri d'altronde , dall'impegno politico a quello sociale etc etc) per vivere in maniera pulita parallelamente ad una società , come quella italiana attuale , che non ha nulla da offrire di buono.
    Tony

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