giovedì, ottobre 23, 2014

Tano Cimarosa



Tano Cimarosa, (vero nome Gaetano Cisco) scomparso nel 2008), è stato uno dei volti più caratteristici del cinema italiano, in virtù di una fisionomia inconfondibile.
Negli anni ’50 lascia la natìa Messina, dove aveva iniziato facendo teatro di strada e il puparo e inizia la carriera cinematografica interpretando la figura del “classico” siciliano (come vuole la tradizione: sanguigno, baffoni, piccolo, scuro di capelli).
Trova la sua consacrazione nel 1967 nel capolavoro di Damiano Damiani “Il giorno della civetta” dove interpreta il piccolo mafioso Zecchinetta.
Lo ritroviamo spesso vicino ad Alberto Sordi ne "Il medico della mutua", in "Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata" e in "Detenuto in attesa di giudizio" ma anche con Nino Manfredi in “Per grazia ricevuta”, in numerosi film comiici con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (da “L’esorciccio” a “I due parà”) e in “Nuovo Cinema Paradiso”, "L'uomo delle stelle" e "Una pura formalità" di Tornatore.
E’ apparso negli ultimi anni anche nella fiction Tv “Don Matteo”.
Al suo attivo anche tre film come regista ma di scarso successo: il thriller-erotico "Il vizio ha le calze nere" (1975), "No alla violenza" (1977) e "Uomini di parola" (1981), sul mondo della mafia girato nella provincia messinese.
Su Tano Cimarosa è uscito un libro: “Il mondo di Tano Cimarosa” di Luigia Miniucchi (By Bess Edizioni, 160 pagg.) e un doc molto interessante “Lo chiamavano Zecchinetta” un documentario di Nicola Palmeri.

http://www.youtube.com/watch?v=Qy_RbIdmZbI

Lo stesso Palmieri ricorda di lui:
Raggiunsi Tano a casa sua a Roma: mai avevo visto un posto del genere, era come se vivesse dentro un album fotografico. Era surreale. Tutte le pareti erano ricoperte da foto di scena, foto con attori, con amici, locandine di film e poi tanti pupi, tutti realizzati da lui con materiali vari. Perfino in bagno c’erano foto e pupi.
Non erano solo i classici pupi siciliani, i paladini, ma erano pupi che rappresentavano vari mestieri e personaggi. Mi raccontò tutta la sua vita, dal suo mestiere di puparo, al teatro, al cinema, al ritorno a fare i pupi per passione e passatempo”.


Io amo Messina e voglio essere seppellito a Messina. A spese mie, eh!

Purtroppo la sua sepoltura ha avuto un odioso strascico. La bara è stata “dimenticata” per lungo all’aperto prima di trovare un posto nel cimitero della città....

Alcuni stralci da un’intervista a http://www.escualotis.com/?p=244

Quand'ero piccolo mio padre comprò il teatrino dei pupi e si mise a girare per i paesi. Nato e cresciuto in mezzo ai pupi e non potevo stare senza teatro! Così me ne andai a cantare nei ristoranti.Poi mio papà andò in pensione e con la sua buonuscita facemmo un baraccone itinerante. Una sera un produttore venne al carcere di Gazzi a vedere lo spettacolo. Si chiamava Oreste Palella, di Messina.
Mi disse che stava girando un film a Patti e avrebbe voluto farmi fare un personaggio. Con grande gioia feci questo film, e poi un altro a Messina, “Mare Matto”, con Belmondò e la Lollobrigida. Poi mi sono trasferito qua a Roma.

Per me mafia e camorra non esistono.
Quella è gente che si guadagna il pane, e male alle famiglie non gliene ha fatto mai.
Il male alle famiglie lo fa il governo disonesto. Centinaia di onorevoli che si riuniscono sempre e nessuno che risponde al popolo. Nessuno si rende conto di come vivono gli italiani.
Io odio il governo.
Lei pensi che una volta sono stato anche in prigionia, prigioniero dei tedeschi, durante l'occupazione di Milano.
Mi trovavo lì e ho difeso una signora a cui i tedeschi toccavano il culo.
Un tedesco m'ha dato uno schiaffo così forte che ho perduto l'udito dall'orecchio destro. Ora, negli anni seguenti nessuno m'ha mai risarcito, nessuno m'ha mai risposto, nessuno m'ha mai aiutato¦

5 commenti:

  1. Personaggione anche se le battute sulla mafia poteva risparmiarsele

    RispondiElimina
  2. Le dichiarazioni sulla Mafie e la Camorra si commentano da se resta solo da far notare che i politici che tanto lo fecero incazzare difficilmente si facevano eleggere in zone di mafia e camorra senza aiuto delle "persone perbene di cui sopra". Se questa è gente che si guadagna il pane......

    Charlie

    RispondiElimina
  3. si infatti..no comment

    Una volta lo scambiavo per lui..

    http://it.wikipedia.org/wiki/File:Luis_Guzman_2012.jpg

    C

    RispondiElimina
  4. Ancch'io, pensavo fosse lui in Carlito's Way...

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina