sabato, dicembre 14, 2013

LUCA SELVINI - Glory Boys



LUCA SELVINI - Glory Boys (qualcosa che vi racconto sul mondo mod)
Edizioni Indipendenti

Luca Selvini ha un lungo pedigree di assiduo frequentatore della scena 60’s oriented e mod italiana (è stato anche batterista dei Mini Vip) e in questo libro racconta uno spaccato di quel mondo, tra raduni, serate da DJ, tentativi, spesso infruttuosi, scontrandosi contro il muro di ignorante omologazione delle piccole province, di animare il territorio circostante.
Aneddoti, episodi, ricordi, scorrono veloci e ruspanti.
Chiude una corposa discografia del meglio per chi si avvicina a queste sonorità e un interessante elenco di film mod oriented e soprattutto di fumetti che hanno assimilato l’estetica e l’etica della cultura 60’s.

28 commenti:

  1. ecco, io ho un dubbio: sui "tentativi, spesso infruttuosi, scontrandosi contro il muro di ignorante omologazione delle piccole province, di animare il territorio circostante."

    una volta ci credevo.
    voglio dire: ero sicuro che la "nostra" musica dovesse essere promossa, perchè era sicuramente migliore dell'altra musica.

    poi però vedo tutte 'ste rivalutazioni di quello contro cui all'epoca combattevamo.
    non dico solo qui, eh - ma anche.
    cioè, in sintesi, la musica pop banale: renato zero, baglioni, i pooh, la disco-music, i depeche mode e i duran duran, qualsiasi cosa vi venga in mente che allora ci sembrava brutto: su internet c'è di sicuro qualcuno che la sta "rivalutando".

    e allora mi chiedo: non avevano ragione quelli che dei nostri tentativi di far sentire la nostra musica se ne sbattevano i coglioni e ascoltavano direttamente quello che noi adesso stiamo "rivalutando"? forse loro erano più avanti di noi, non il contrario: se ne sono sempre fottuti delle nostre pretese "artistiche" e hanno sempre ascoltato una musica che li faceva ballare e/o divertire.
    non siamo noi quelli che hanno perso tempo, soldi ed energie seguendo un'illusione?
    (e per una volta scusate la serietà del commento)

    The Real WC

    RispondiElimina
  2. Senz'altro è stata una perdita di tempo.
    Io ho sempre ascoltato tutto quello che mi andava a genio al momento per divertirmici dalla mia stanza all'ascolto in pubblico, dai Pet Shop Boys ai Purple Hearts via Beatles etc. Il resto sono menate. Domanda: 'ma poi questa gente si diverte veramente?'

    RispondiElimina
  3. beh insomma Real (e stavolta non sono polémique avec toi,eh??),...la mia compagna di squola (con la q),..KQcui vendetti (or Venditti??) er Tregua di Renato Uno nel lontano 1981??( o era il 1980?? ),...non credo ne sapesse o sappia (o ossi di seppia) di musica rocche più di me:),..hunestamént,...però capisco il tuo gioco qualunquistico da scafato troll:) ,....as to say i Bevis Frond???o i Virgin Prunes???,pure heresy..mejo Claudio Villa:),...

    RispondiElimina
  4. La premessa è che questa rubrica NON rivaluta l'opera di Renato Zero o Duran Duran o i Pooh o la disco music ma è, caratteristica di questo blog, di chi lo gestisce e di molti suoi seguaci (followers in italiano), alla costante RICERCA di buona musica o perlomeno interessante, stimolante.
    In questo senso "scoprire" che Renato Zero ha fatto uno o due buoni album fa parte dell'intento della rubrica.
    Troppo facile cercare tra i soliti noti no?
    E' un ricerca che stupisce me per primo, abituato a scartare a priori nomi messi all'indice a suo tempo da ascolti affrettati o meno delle cose (allora) recenti. Voglio dire che mentre ascoltavo per la prima volta Jam e Clash Renato Zero cantava "Il triangolo no, non l'avevo considerato....".
    Insomma non c'era confronto, ovviamente.
    Con il senno di poi non c'è nemmeno confronto oggi ma perchè non levarsi i pregiudizi di allora e andare ad ascoltare certe cose ?
    Nella maggioranza dei casi rilevo che AVEVO RAGIONE.
    Tutta roba che faceva schifo.
    In altre circostanze invece scopri che c'è del buono, che vale la pena di rivalutare.
    Mi è stato chiesto per stasera (non potendo essere presente) di mandare ad Alessandria ad un concerto dei Giuda un CD a tema da mandare prima del suddetto.
    In mezzo ad una serie di brani 70's in stile Giuda ci ho inserito "Make up make up" di Renato Zero. E ci sta benissimo...so...why not?

    Per rispondere alla domanda di real WC: io ho sempre ascoltato tutto quello che mi piaceva, trascurando ciò che, superficialmente e nell'urgenza nervosa giovanile del momento, ritenevo "commerciale" e antitetico al mio "ideale".
    Adesso, con calma e 5 decenni e più alle spalle, non ho più l'urgenza di ascoltarmi 10 volte al giorno per un mese "All mod cons" dei Jam e allora mi posso permettere di rovistare nel passato per trovarvi del buono lasciato da parte per la fretta e lo slancio giovanile.

    RispondiElimina
  5. Per "questa rubrica" si intende quella INSOSPETTABILI
    Per i "5 decenni e più alle spalle" si intende che ho 52 anni (non quelli trascorsi dall'ascolto di Clash e Jam :) )

    RispondiElimina
  6. Michele, giuro che non ho capito niente di quello che hai detto, a parte che io sono un qualunquistico troll (?)
    vabbè, non sono alla tua altezza, già lo sapevo ma tu non perdi occasione di farmelo notare, anche quando non parlo con te. per fortuna che ti amo lo stesso.

    Tony, non stavo facendo una critica alla tua rubrica, della quale mi sono chiari scopi e metodi.

    ma la considerazione era più generale e, in un certo senso, seria: come ha detto anche il Sir, non è che abbiamo solo perso tempo dietro alle nostre menate, mentre gli altri si divertivano e basta?

    The Real WC
    e soprattutto, aveva senso sbattersi per far conoscere cose che magari gli altri avevano a ragione a non essere interessati a conoscere?

    RispondiElimina
  7. Io curo da anni una pagina fumettara su facebook
    e se Luca vuole promuovere il suo libro anche lì è il benvenuto,mi interessa moltissimo sia lo stile che tutto ciò che concerne il volume in questione.

    Secondo me Real WC si riferisce ad una usanza retrò che vediamo ormai da tempo sia in rete che in molti spettacoli TV (la TV non la guardo mai,ma suppongo che sia così),dove i valori vengono ribaltati spesso e volentieri,per mancanza di riferimenti attuali e per ipocrisia del mercato,che preferisce rivalutare le cose più ovvie e banali,piuttosto che andare a riscoprire quelle che realmente furono sottovalutate...
    ma non credo minimamente che questo abbia a che vedere con il blog e le sue rubriche,anche perchè in questa sede ho visto recuperi di band storiche decisamente underground (Osage Tribe non è la stessa cosa di Renatino nostro,per esempio),ma anche quando si da un senso alla cosidetta cultura "trash",per conto mio ci si deve liberare dal pregiudizio del tipo "tanto popolare & di moda = brutto"...
    probabilmente può sembrare strano,detto da me che non ho proprio dei riferimenti musicali "facili" e di massa,ma concepire la musica anche solo per puro divertimento o per "caricare" in discoteca,non è mai stato un delitto : io non lo facevo 30 anni fa e non lo faccio neppure ora,però è anche vero che molti di noi "elite dell'underground" avevano la puzza al naso,derivata da anni di integralismo ideologico,per cui il recupero di certa "disco" o di linguaggi molto più terra terra (alla Pazzaglia) magari rientrano nella provocazione o nel post-dadaismo (genere Popartx)...personalmente trovo che ci sia del vero nelle affermazioni di WC ma è facile essere fraintesi........di questi tempi ogni parola ha il suo peso e ci vuole niente a finire massacrati dall'opinione pubblica (per fortuna noi non siamo famosi e ci divertiamo ancora a prenderci in giro da soli) :-)))) URSUS

    RispondiElimina
  8. esatto Ursus, come ho scritto prima: non parlo di questo blog, ma di un atteggiamento generico riscontrabile in parecchi altri post, web in particolare più che tv, in cui si rivalutano cani e porci.

    la puzza sotto il naso ce l'avevamo tutti noi, per brevità, appassionati di "rock", soprattutto verso quelli che "andavano in discoteca".
    noi no, invece che a trombare in discoteca andavamo nei centri sociali occupati, partecipavamo ai kollettivi, suonavamo e organizzavamo concerti, fanzine, etc.

    dopodichè io non ho fatto affermazioni, ma domande.
    perchè a ripensarci adesso, io credo che avessimo ragione noi, ma non ne sono più così sicuro come lo ero prima.
    e allora domando cosa ne pensano gli altri.
    (sul prendersi in giro da soli, ohibò, l'avete vista la mia firma?)

    The Real WC

    RispondiElimina
  9. E' nientemeno che il concetto caro a Nietzsche della trasvalutazione di tutti i valori! Cosa che io trovo divertente, applicata alla musica e non. Nel mondo del pop in particolare, quando i dogmi e la seriosità tendente all' "automiglioramento" cadono, inizia il divertimento.

    RispondiElimina
  10. Secondo me non è questione di "torto o ragione",ma che ognuno deve fare ciò che si sente e morta lì...
    molti di noi,per anni,hanno avuto la certezza di poter insegnare ai propri figli l'unica strada maestra per poter essere attivi,coerenti,incorrutibili oltre le mode ed i luoghi comuni,ma adesso che i luoghi comuni ce li troviamo ancora tra le balle,ci chiediamo davvero in quale punto della storia abbiamo sbagliato o fatto cilecca !
    Nel mio caso credo di aver collezionato molte cilecche (di vario tipo) ma anche molti successi,forse più di quanti ne meritassi.
    Il casino sopravviene quando ci si deve confrontare con nostri coetanei che non hanno mai superato quella fase di manicheismo e sono tuttora convinti di essere infallibili...in quel caso è meglio cambiare strada,per non farsi contagiare dalla presunzione assoluta (o dal finro buonismo,che poi sono gli estremi che si toccano).
    Comunque sia ai tempi della carta stampata era molto peggio,oggi perlomeno ci possiamo discutere liberamente sopra..........URSUS

    RispondiElimina
  11. In generale non diciamo niente di nuovo.
    Molti di "noi" sono 40/50 (e un po' di più) enni.
    Ed è logico guardarsi indietro in senso critico, valutando il passato, facendo bilanci, soprattutto quando certe cose (musicali e non) che abbiamo vissuto in prima persona ce le ritroviamo esaltate o denigrate da chi ai tempi non c'era.
    Ci sentiamo ovviamente in "dovere" di intervenire, dire la nostra etc. (ieri leggevo di un "critico musicale" giovane che definiva il pubblico degli AREA dei 70's come dei poseurs...va bè...).

    Io continuo a pensare di essere stato dalla "parte giusta", di aver coltivato buoni interessi e un buon gusto artistico e musicale.
    In mezzo al quale ci stanno anche ascolti di Cremonini, degli Abba o di "Poarsifal" dei Pooh.
    Ogni tanto eh.
    Soprattutto perchè è musica che non ho mai ascoltato con le orecchie "neutre". Cioè: Renato Zero=merda...vero nel 95% delle sue canzoni ma, guarda un po', inaspettatamente ne trovi un 5% di buone, interessanti. E allora ascoltiamo pure.

    RispondiElimina
  12. ecco, gli Abba ad esempio erano una grandissima pop band (tra l'altro penso che anche lo Strummer fosse un loro fan),..io come grande pop band li metto direttamente sotto i Beatles,...poi Real, stavolta veramente non avevo alcuna vis-polemica avec toi,..anzi concordo che, a conti fatti, 20 volte meglio l'lp Sweet Revenge dell'Amanda (che all'epoca snobbavo) che un demo anarcho-hc:),..o dark lol,...il fatto è che come giustamente dicevano Tony o Ursus o Pibio con l'età e con migliaia di ascolti uno va oltre le categorie hardliner e apprezza tutto quanto c'è di buono,sia 'mainstream' o meno

    RispondiElimina
  13. forse qualcuno ha travisato il senso del post iniziale; io nel libro parlo degli sforzi fatti per cercare di promuovere un po' di musica DIVERSA da quel che si sente abitualmente dalle nostre parti, e non mi riferivo al passato o a quello che molti di noi ritenevano giusto o no; io qui parlo del presente della mia provincia e della difficoltà che ancora si trova a proporre un certo tipo di musica o a far suonare determinati gruppi...tutto qui. Nessuna altra pretesa.

    RispondiElimina
  14. Esatto,Luca..
    io ho capito benissimo cio che intendi
    C

    RispondiElimina
  15. Infatti,Luca...difficoltà e mancanza di soldi : in questo stiamo messi peggio di prima.
    Ursus

    RispondiElimina
  16. no luca, nessun travisamento: il mio commento prendeva spunto da una frase di tony, non dal tuo libro.
    di cui, non avendolo ancora letto, non so assolutamente nulla, e di cui mai mi sarei permesso di parlare senza conoscerlo.

    The Real WC

    RispondiElimina
  17. fare qualcosa in cui si "crede" non e' mai una perdita di tempo..si pensa si suona si sente si gira si conosce si ripensa si ripropone si impara si passa il tempo (ci) si diverte

    C

    RispondiElimina
  18. non era una critica a te Real WC è che mi sembrava che come avrebbe detto la mia maestra alle elementari "si sia andati furi tema" - cheers :)

    RispondiElimina
  19. ...ovviamente volevo scrivere "fuori" .. la fretta

    RispondiElimina
  20. si chiama OT "off topic": è casulamente non solo ammesso ma richiesto.

    The Real WC

    RispondiElimina
  21. Uhm potenziale strenna natalizia...

    Charlie

    RispondiElimina
  22. sembra un bel libro,..riguardo film 60s oriented (anche se ha più a che fare con la London psych del 1970) mi sono appena visto l'altro giorno L. Fulci' Una Lucertola con la Pelle di Donna' (1971).autore che all'epoca veniva totalmente ignorato dalla critica cosiddetta 'impegnata' ma che ha prodotto ottimi film e ora ha estimatori ovunque nel mondo

    RispondiElimina
  23. Cazzo! Ottimo! Come faccio a procurarmene una copia per la Spagna?

    RispondiElimina