Abbiamo parlato dei migliori BATTERISTI, di quelli “sconosciuti” meritevoli di ribalta, di quelli più ricchi.
Ora tocca ai PEGGIORI.
Doveroso premettere che la valutazione è assolutamente personale e che non si basa sulle CAPACITA’ TECNICHE ma su quelle ESPRESSIVE, anche in relazione al gruppo in cui suonano/suonavano.
L’esatto opposto di Ringo Starr: capacità modeste al cospetto dei maggiori geni della musica pop, trasformate in talento creativo che ne hanno fatto tra i migliori a livello espressivo della storia del rock.
NICK MASON dei PINK FLOYD: inespressivo, noioso, statico, sottofondo inutile sia nei viaggi lisergici con Barrett che successivamente.
RICK BUCKLER: Paul Weller si infuriò tantissimo nel sentire la resa ritmicadei brani di “The gift”.
Forse adatto alle ritmiche serrate dei primi due album poi sempre fuori posto per l’evoluzione stilistica e tecnica di Weller e Foxton.
Pensate a Steve White nei Jam !
DENNIS WILSON dei BEACH BOYS: era uno di famiglia e quindi difficile da lasciare fuori ma ritmicamente scarsino.
MOE TUCKER: vale l’opposto di quanto detto per Ringo.
Il suo drumming ha dato un tocco in più, forse decisivo, al sound dei VELVET UNDERGROUND ma in quanto a tecnica difficile trovare qualcuno di peggio.
MEG WHITE: forse peggio della Tucker c’è Meg White.
Perfetta nell’economia dei White Stripes ma soprattutto a livello d’immagine.
Con un altro drummer non sarebbe stata la stessa cosa ma molto meglio...
ROGER TAYLOR dei QUEEN. Bravo eh ma quanto di più OVVIO e SCONTATO si possa ascoltare nel rock.
In un gruppo che , piaccia o no, ovvio e scontato non lo era affatto.
E infine una menzione anche per l’inutile PETER CRISS dei Kiss, il banalissimo MICK FLEETWOOD dei Fleetwood Mac , lo scarso LARS ULRICH dei Metallica, l’ottuso JOEY KRAMER degli Aerosmith e JIMMY CHAMBERLAIN degli Smashing Pumpkins.
Imbarazzante (per i noti, tristi, motivi) il KEITH MOON del 1978, poco prima della scomparsa, ormai incapace di tenere un ritmo decente.
Due parole infine su un batterista italiano, TONY FACE, partito con l’hardcore punk e sostanzialmente rimasto lì: incapacità di tenere il tempo senza accelerare o rallentare a piacimento, suona spesso “da solo” incurante di quanto gli succede intorno, predilige il classico 4/4 da cui non si stacca da 30 anni sia che si suoni jazz che blues che punk, non ha nessuna cura dello strumento che spesso cade letteralmente a pezzi.
Irrecuperabile.
lunedì, settembre 03, 2012
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Non concordo su Mason,da un punto di vista tecnico forse siamo appena ad un pelo sopra la Tucker (che pur è stata fondamentale,stilisticamente) ma anche lì vale il medesimo discorso : il suono che ha caratterizzato la base ritmica di un gruppo,altrimenti non identificabile.
RispondiEliminaIn questo caso credo che si dovrebbe parlare di PERCUSSIONISTI,più che di batteristi classici,in quanto Mason ha dato il meglio anche nelle esecuzioni "tribali" (vedasi alcune parti di "More" e di "Ummagumma") perchè quello richiedevano le composizioni e NON DI PIU'...un batterista granitico e virtuoso come Ginger Baker,ad esempio,nel contesto dei Floyd non sarebbe servito a nulla.
Tony Face non lo conosco mica,dovrei ascoltarlo meglio per poter giudicare :-)
Certo, Ginger Baker avrebbe fatto danni irreparabili in tantissimi gruppi ma Mason l'ho sempre trovato assolutamente insignificante.
RispondiEliminaQualsiasi altro batterista con un pizzico di personalità in più avrebbe reso i Pink Floyd molto migliori
se dovessimo fare una classifica, per me Meg White potrebbe vincere a mani basse...
RispondiEliminaE' uno scandalo internazionale, figlio di un nepotismo misto ad erronea devozione trasversale che non venga nemmeno citato il peggior sessionman pestoduro della storia dei tamburi, tale Zak figlio di Ringo
RispondiEliminaSarà perchè,come percussionista,ho suonato spesso alla maniera di Mason (alcuni me lo han fatto notare) ma non lo trovo così negativo...
RispondiEliminaparlando di batteria trovo da sempre in testa alle mie preferenze il suono dei 13th Floor elevators,sia di Walton che di Sutherland,che costituivano addirittura un sound inimitabile nell'insieme,un po' come l'anfora elettrica : son quelle trovate che tecnicamente non hanno nulla di trascendentale o di difficile esecuzione,ma che danno comunque colore alla musica...quello che spesso manca alle produzioni odierne,formalmente pulite ed ultra-precise,ma scarse in quanto a creatività (gli stessi reduci dell'epoca d'oro,attualmente fanno spesso la figura degli zombie).
Ciao Tony, ho visto il tuo omonimo batterista al Masnada di recente e non mi è sembrato per niente male, anzi.... da anziano gli ho visto fare alcune raffinatezze che non avevo notato in precedenza. I vecchi mods notano i dettagli.
RispondiEliminaRick Buckler, nonostante condivida in parte quanto scrivi, non me la sento di metterlo tra i peggiori. Aveva (ha) un bel tiro, preciso. E' Weller che nel 82 stava cercando nuovi suoni e ritmi, per i quali non era adatto (l'insofferenza reciproca per Planners Dream sembra sia una concausa dello scioglimento...)
RispondiEliminaEhi, la discrezione che fai di TonyFace è uguale a quella del batterista con cui suono.
RispondiEliminaZak è un pestone di scarsa fantasia ma il suo dovere lo ha sempre fatto senza lode nè infamia.
RispondiEliminaBuckler aveva un bel tiro, certo, ma è sempre stato caotico nelle rullate, roboante (es "Pretty Green" o "Start") sopra le righe ("Set the house ablaze"), pesante dove non si deve ("Town called malice") per non parlare di "The gift" dove il divario tra la musica di Weller (e anche Foxton, vdi "Circus") è imbarazzante.
Pessimo.
Cpt: chi è il mio omonimo che ha suonato al Masnada ?
RispondiEliminaBeppe: il mio è un marchio di fabbrica che ho esportato ovunque
Il batterista della sciura Lilith. Uno che parla poco (ma non è... muto ;o) e che suona bene. E usa il tuo nome!!
RispondiEliminaAh lo sfigato che da 33 anni gira su e giù per Italia, Europa e USA con la stessa batteria mezza rotta e che ancora non ha imparato a stare a tempo....così ho tolto anche il tom/muto e statisticamente ho meno possibilità di sbagliare...la so lunga io !!!
RispondiEliminaMoe Tucker è una batterista fondamentale per la storia della musica rock.
RispondiEliminaMagari non sapeva suonare, ma la cosa è del tutto secondaria.
Mi meraviglia che non sia stato citato l'ottimo/pessimo batterista degli "Y"...
:)
Moe Tucker è assolutamente fondamentale per la storia del rock e basilare nella creazione del sound Velvet Underground (che sarebbe molto più banale con un batterista "vero").
RispondiEliminaPerò faceva e fa pietà tecnicamente
Il batterista degli Y è Tony Face sotto pseudonimo (Tony Y)!
RispondiEliminaW
cancella subito la quota su DENNIS WILSON o saranno guai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaFaceva cagare !
RispondiEliminaaaaaaaaaaaaaaaaaaarrrrrrrrrrrgggghhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!..cancelllaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!
RispondiEliminaper me la cosa migliore che abbia fatto nick mason è stato produrre il secondo dei damned ( anche se pare che manco si fossero incontrati ), i quali, invece, avevano un batterista bravo....
RispondiEliminaE' vero. Ancora non riesco a capire come Nick Mason abbia potuto produrre i Damned !
RispondiEliminaHa ha ha ha i peggiori batteristi, grande Boss!
RispondiEliminaRick Buckler dicevi, ci dici dove collochi Phil Collins in tutto questo.
Non riuscirei mai a giudicare un batterista di un gruppo che non mi piace.
Da un'idea di Mr. AG Sir Indigo Mood...eehehehe.
RispondiEliminaPhil Collins è bravissimo soprattutto tecnicamente (con i jazz fusion dei Brand X ha fatto cose pazzesche).
Purtroppo è un minchia insopportabile con i suoi sciapi dischi solisti e con gli ultimi dei Genesis
Ragazzi, non sottovalutatemi il Mason (che comunque ha suonato anche con Robert Wyatt)...
RispondiEliminaW
Ah ecco, ti aspettavo in difesa dei PF.
RispondiEliminaOra bisogna organizzare una session dove The June suonano "astronomy domine" con Tony Face alla batteria, ha ha ha ha ha poi rifacciamo il post!
RispondiEliminaha ha ha ha ha ha ha ha
offtopic: Il recente disco "motown" di phil collins (fra l'altro suonato con parte dei funk brothers, mica pippe) è credo in assoluto il disco "soul" più inutile e brutto che abbia mai ascoltato. penso che persino quelle raccolte economiche degli anni 70, con sessionmen che in studio riproducevano le canzoni famose, avessero piu' soul.
RispondiEliminaVero, il disco "soul" di Collins nun se po' ascoltà !
RispondiEliminaSpaventoso nella sua piattezza.
Scriverò a David Glmour e Roger Waters che se fanno una reunion lasciassero perdere Nick Mason che io per due lire sono disponibile
Infatti in questo blog figur tra i peggiori batteristi, e non figuri in quelli mpiù pagati: una garanzia! ha ha ha ha
RispondiEliminaNon sono d'accordo su due nomi: Mick Fleetwood che per me è un Supereroe con un tocco extra e Tony Face che ho visto recentemente molto volentieri in concerto e ho avuto modo di appurare che ha molto gusto e tanto groove, mai banale nonostante un drum kit ridotto all'osso.
RispondiEliminaaHAHAHAHAHAH! Ci abbiamo già provato con Interstellar Overdrive, eh, Tony?!
RispondiEliminaW
"DENNIS WILSON dei BEACH BOYS: era uno di famiglia e quindi difficile da lasciare fuori ma ritmicamente scarsino"
RispondiEliminaha fatto però un disco solista che mi ascolto mooolto più volentieri di tutti i dischi dei ragazzi da spiaggia messi assieme.
Ora che ci penso anche Moe Tucker ha fatto un disco solista delizioso (life in exile...) ma forse lei continuo a preferirla dietro le pelli dei VU.
:)
Becciu
Si ci abbiamo provato con Interstellar...meglio che i Pink Floyd in acido....!
RispondiEliminaDella Tucker ho un paio di album solisti niente male.
Non ho sentito invece quello di Dennis, provvederò.
La Tucker dietro le pelli dei VU era fantastica, essenziale per il loro sound, ma tecnicamente faceva pietà.
Trkus, Mick Fleetwood pare sia uno dei motivi per cui Peter Green lasciò il gruppo (oltre al cervello ormai andato)
RispondiElimina...eppure lavorava anche come turnista (shotgun express, john mayall, alvin lee), dai dischi blues incisi a Chicago con Muddy Waters, Howlin' Wolf, Otis Span, Buddy Guy... al sound di Rumours che per me rimane uno dei capolavori Pop dell'epoca. Ci sono diverse scuole di pensiero: per molti quello veramente fuori di testa era proprio Peter Green. Ad ogni mod ha avuto ragione lui perchè con i suoi dischi di platino è diventato molto, molto ricco. Mi piaceva quando suonava con la bocca aperta e aveva sempre due palle che penzolavano sul davanti dei pantaloni attillati (ahahah). Ciao boss.
RispondiEliminama che cazzo stai a di?!?!?!
RispondiEliminalars ulrich scarso?!?!
NICK MASON inespressivo, noioso, statico, sottofondo inutile sia nei viaggi lisergici con Barrett che successivamente?!?!
roger taylor Bravo eh ma quanto di più OVVIO e SCONTATO si possa ascoltare nel rock.
In un gruppo che , piaccia o no, ovvio e scontato non lo era affatto?!?!?!
ma statte zitto e fatte na cultura musicale prima!!!!
e poi scusa loro so famosi e te no... come la mettiamo?? ci sarà un perchè che dici?!?!?
Embè? Se uno non è famoso non può dire la sua ?
EliminaQuesta è la mia opinione sul MIO blog.
La tua è diversa, il mondo è bello perchè è vario. Buona fortuna.
Ah comunque corro a famme na cultura musicale,ragazzì..
EliminaAhahah ma chi è questo ? Quanti anni ha? 14? 15?...ahahhaha
RispondiEliminaIl Mason di "a saucerfoul of secrets" o "meddle" non mi sembra scarso...anzi, ci sono passaggini niente male davvero. Da dark side in poi non pervenuto su questo ti do ragione.
RispondiEliminaNick Mason era il batterista giusto per il tipo di musica che i Pink Floyd facevano ma e indubbiamente il membro meno creativo meno dotato come compositore e meno bravo a suonare uno strumento forse perché a differenza degli altri Floyd non ha approfondito più di tanto il suo strumento accontentandosi e quando se la vedeva brutta si faceva sostituire come nel brano Paintbox del 1967 mentre nel brano The Narrow Wey 3 del 1969 mi sembrava fosse Mason il batterista come viene logico pensare ma poi in un secondo momento ho letto che era stato Gilmour a suonare la batteria ed io che fino a quel momento credevo fosse una delle più brillanti parti batteristiche stile Mason dei primi tempi!
EliminaQuesto mi ha fatto pensare che forse Mason non fa nulla di particolare come batterista
Va detto però che Mason col suo modo originale di suonare ha contribuito alla formazione del sound floydiano nella sua ossatura ed era espressivo e abbastanza trascinante in particolare nei primi anni poi da Animals in poi molto meno pur risultando sempre un batterista all altezza del nome Pink Floyd
Va detto pure che Mason e stato il solo membro sempre presente nei Pink Floyd dal 1965 esempio di grande stabilità ed integrità!
Ha compensato le sue lacune se vogliamo chiamarle lacune contribuendo in varie maniere a mantenere negli anni viva la band e scrivendo pure alcuni libri su di lui e sulla band che sono molto belli a detta di chi li ha letti
Per concludere io direi che Mason come batterista e secondo me per niente virtuoso anche se abbastanza trascinante ma sempre abbastanza scarno
ha uno stile rock con influenza jazz però senza nulla di speciale nel suo caso
quindi direi un musicista fortunato perché nella band giusta per lui ma lo apprezzo comunque👍
Con un altro batterista al posto di Meg White sarebbe stato molto meglio. Infatti da quando ha una band decente Jack White non se lo caga più nessuno.
RispondiEliminaMeg White era la batterista perfetta per il tipo di suono sporco che Jack voleva per i White Stripes. Lo sai che lei VOLEVA prendere lezioni per imparare formalmente a suonare la batteria ma lui glielo impedì perchè sapeva che avrebbe reso più convenzionale il sound? Stesso motivo per cui suonava chitarre vecchie e impossibili da accordare. A volte la qualità nasce dai limiti.
Ma chi ha scritto queste sciocchezze?? Non si stacca dal 4? Ma che c'entra il batterista? Se il pezzo è in 4 deve suonare in 3?? Roger Taylor scontato... suonava quello che era la richiesta.... vabbè potrei continuare...
RispondiEliminaRoger Taylor e un batterista energico e grintoso
Eliminabravo al punto giusto e degno del nome Queen
E un bravo compositore anche se non così prolifico come i suoi colleghi Brian May e Freddie Mercury e possiede una voce che a me piace abbastanza rauca ma anche capace di fare acuti straordinari
I brani dei Queen composti e cantati da lui sono sempre stati i miei favoriti anche se in generale io sono poco amante di questa band
Taylor mi sembra un batterista preciso e tecnico quanto basta con un tocco sostenuto a differenza di altri batteristi come ad esempio Nick Mason che hanno generalmente un tocco più morbido
comunque anche Taylor non lo metterei fra i batteristi più memorabili
Il batterista più miracolato che abbia mai sentito è sicuramente Bill Berry, drummer storico dei Rem fino al 98. Ricordo un'intervista quando ormai faceva agricoltore in cui ammetteva di essere un chitarrista prestato per necessità alla batteria. Non sapeva tenere un ritmo che non fosse il 4/4.
RispondiEliminaNon o no d'accordo riguardo a Jimmy chamberlin degli smashing pumpkins, anzi lo ritengo bravo tecnicamente e dotato di uno stile e suono personalissimo. Sui pezzi duri di mellon collie fa paura.
Grant hart degli husker du: già non era niente di che in più il problema era il suono che voleva su disco,tanto nel periodo indie che dopo su major. Una chiavica.
Personalmente non concordo su gran parte di quel che è stato scritto e vi spiego il motivo: premesso che come già detto da altri il tipico sound di molte delle bando con cui sono cresciuto (ascoltando la loro musica) non sarebbe stato lo stesso, mi viene in mente la risposta di un famosissimo batterista che ha fatto la storia del rock con la sua band altrettanto famosissima.
RispondiEliminaAlla domanda “cosa ne pensa dei batteristi moderni” lui rispose “sono fantastici, tecnicamente perfetti…sono tutti uguali”!
Mason è perfetto, in gran parte dei brani dei Pink Floyd, Altrettanto si potrebbe dire per Taylor, ma la cosa più assurda e scioccante è stato leggere il nome di Jimmy Chamberlin, uno dei più bravi, creativi, tecnici e preparati batteristi della storia.
RispondiEliminaBuona classifica ma secondo me Lars è uno dei batteristi migliori di tutti quanti… basta pensare a “One”, “Orion”, “Battery”, la nuova canzone ovvero “Lux Æterna” e la classifica si ribalta completamente… ovviamente sono gusti ma non sono per niente d’accordo su questo dettaglio. Anche Nick Mason non lo inserirei. Pensiamo al concerto dei Pink Floyd fatto a Venezia, quella batteria che ricopriva quasi mezzo palco e come batteva era incredibile. Per il resto sono abbastanza d’accordo😉
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