martedì, gennaio 03, 2012

Teenage Kicks: Sharpies






Teenage Kicks è una rubrica periodica che andrà alla ricerca dei movimenti giovanili pre 50’s che hanno preceduto di decenni il mood di quello che ritroveremo poi nei teddy boys, nei mods, nei punks, skinheads etc.
Ribellione all’autorità, individualismo, aggregazione, fiera opposizione all’omologazione e ai valori dominanti.


Gli SHARPIES furono una sottocultura australiana presente soprattutto a Melbourne nei primi 70’s, derivante dagli hard mods dei 60’s (in genere figli di immigrati inglesi) che si facevano chiamare SHARPS.
Questi ultimi si distinguevano dai Mods, dei quali erano rivali, per un look meno raffinato e più street che prese successivamente le sembianze dei primi skinheads e dei rude boys.
I gruppi di riferimento erano Easybeats, Purple Hearts (nulla a che vedere con i protagonisti del mod revival del 79).

Agli inizi dei 70’s nasce la sottocultura SHARPIE che incamera elementi skinhead, boot boy (i Doc e numerosi tatuaggi), glam (il taglio di capelli cortissimo sulla testa, lasciato lungo sulla nuca, i calzoni larghi e svasati) soprattutto nell’aspetto musicale dove vengono prediletti i locali ed emergenti AC/DC, Steve Wright (ex Easybeats), La De Da’s e Rose Tattoo oltre a Sweet, Slade, Bowie, Kiss, Suzi Quatro per poi spostarsi verso le prime forme di disco music, mentre non son mai stati presi in considerazione reggae e soul.

Divisi in gang erano spesso inclini alla rissa e alla violenza e nelle zone costiere acerrimi nemici di hippies e surfers.

15 commenti:

  1. Questi non hanno preceduto le culture giovanili dei 50 e 60 ma ne sono una derivazione a quanto leggo.
    Dei cazzoni comunque.

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  2. Vero, sono una specie di "evoluzione" di mods e skins.
    Ma mi sembravano molto particolari e da ricordare.
    Comunque dei cazzoni.

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  3. CAZZONI totali...a parte la predilizione iniziale per gli Easybeats (che condivido) il resto era robaccia !

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  4. Io ho rivalutato i primi AC/DC, spesso molto blues

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  5. Sono d' accordo con Tony: i primi AC/DC('74-'75) erano grezzissimi, genuinamente selvaggi, con un bel retrogusto blues. "Dirty deeds done dirty cheap" ('76) non è male, così come "Highway to hell" ('79), fosse solo per il brano omonimo: anthem blues-rock con Angus Young in formissima! "Back in black" ('80) è il loro maggiore successo e, onestamente, è un buon disco nel suo genere. Il resto è sempre su quella falsariga, ma pezzi come I wanna rock'n'roll, Money Talks e Thunderstruck, per dire, sono vere bombe.
    Energia allo stato brado, viscerali.

    Non è il mio genere ma non li butterei via, proprio per niente.

    AndBot

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  6. Non è nemmeno il mio ma appunto i primi album e certe sparate rock n roll successive sono un pieno di energia e talvolta di grande classe.
    Nell'ultimo album c'era un blus da brividi.
    Dopo due o tre pezzi spaccano la minchia perchè è sempre la solita storia ma se passano per radio NON cambio canale.

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  7. L' Ausrralia inizo 70s penso fosse il top dell'arretratezza in fatto di culture giovanili

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  8. La scena sixties australiana non era fornitissima,ma ad esempio gruppi come i MISSING LINKS erano micidiali !
    Gli stessi EASYBEATS,soprattutto negli anni 66 / 67 avevano una serie di canzoni eccezionali...in seguito poi si sono persi abbastanza malamente.

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  9. Gli Easybeats piacciono anche a me ma. credetemi non era
    un posto per movimenti giovanili, e non lo e' nemmeno adesso

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  10. gli AC/DC fanno battere il piedino pure a me...gli Easybeats non li conosco...mo vado a studiare
    Blues è molto Casula.....i nasi-blu NOOO!
    UTV ed un saluto al dr Galletti

    Charlie

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  11. MISSING LINKS alfieri di un R&B bianco molto energico (stile Pretty things,Yardbirds)verso il 1965/66 e molto buona (per conto mio) anche l'evoluzione psych a nome MASTERS APPRENTICIES.

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  12. Angus Young è, mi pare, il fratello minore di George Young degli Easybeat...appunto!!

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  13. Si,negli Easybeats c'era il fratello maggiore George...un po' come nei Templari,in un certo senso (ma a dimensioni molto ridotte) :-)))

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