mercoledì, settembre 07, 2011
Cultura 60's : il flipper
Foto:
Un flipper dal Club Carbonai di Sampierdarena (thanx Cortez Andrea Bernini), una scena da "Tommy", un flipper "Tommy" e una tipico bar dei 60's italiani.
Il FLIPPER, conosciuto in inglese come pinball, si diffonde in Italia, Francia ed altri paesi europei a partire dagli anni cinquanta, soprattutto in bar e locali pubblici.
Il termine flipper deriva dalle piccole pinne (flippers), oggi più comunemente note come alette, comandate da pulsanti esterni e con le quali il giocatore può colpire una biglia d'acciaio mirando a bersagli posti su un piano inclinato coperto da un vetro trasparente.
Nato negli anni trenta in versione interamente meccanica (derivata direttamente dai giochi del tipo Bagatelle diffusi già dai tempi della corte del Re Sole), il flipper originario consisteva in un semplice piano inclinato, sul quale venivano fatte scorrere dall'alto delle biglie d'acciaio.
Il flipper presto viene abbellito dotandolo di luci, suoni ed altri meccanismi elettrici ed elettromeccanici ma la svolta avvenne con l'introduzione appunto dei flippers, una sorta di palette di plastica azionabili con dei pulsanti esterni, per mezzo delle quali era possibile respingere le biglie, e indirizzarle verso specifiche buche o bersagli.
Il primo flipper con le palette fu "Humpty Dumpty", prodotto dalla Gottlieb nel 1947. L'invenzione delle palette elettromeccaniche (dovuta al Game Designer Harry Mabs) rivoluzionò radicalmente il flipper, trasformandolo da gioco di fortuna in gioco di abilità,
In Italia venne battezzato flipper per via della scritta riportata sopra le palette (i flippers, appunto)
In Italia, negli anni sessanta, il flipper ebbe vita difficile: fu oggetto di regolamentazioni e limitazioni giuridiche volte a proibirne l'utilizzo come apparecchio per gioco d'azzardo;
Oggi il flipper è pressoché scomparso dai locali pubblici italiani, soppiantato perlopiù dai videopoker prima e dalle New Slots Nel mondo è rimasto attualmente un solo produttore, la Stern (USA)
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Cultura 60's
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Per noi cinquantenni e oltre era un'alternativa al ping pong, in pratica, un gioco da oratorio. Infatti la prima visione fu proprio li', dai preti. Botte d'anca, di coscia, di mezza chiappa per spostare il gioco, per evitare il famoso TILT. Bello da dio, se potessi me ne metterie uno in casa, magari insieme a un bel juke box Wurlitzer, con una bella paccata di 45 giri. Domanda calcistica (non vale la partecipazione di Alberto "massimoinardi" Galletti: che era soprannominato Flipper? Dai, facile....
RispondiElimina....sto' scrivendo come parla il trota...dottore, sara' grave?
RispondiEliminaSpettacolo la foto in bianco e nero, sembra che lì in mezzo ci sia anche Cpt.Stax!
RispondiEliminaE' il primo a destra infatti
RispondiEliminaIo a flipper (c'erano già solo quelli elettronici a tema mostro-spaziale) facevo cagare, per cui non è mai scattata la scintilla (a ping pong - o pimpò, alla parmigiana - ero invece temuto e rispettato), però l'oggeto ha ancora un fascino unico, per me da sempre legato ai bulli da bar. Mitica la scena iniziale di "Troppo Forte", in cui Verdone/Oscar Pettinari cerca di insegnarne i rudimenti a uno sprovveduto principiante nerd.
RispondiEliminaW
Ah the good old days........ Io al flipper sono sempre stato una fava con mio enorme disappunto.
RispondiEliminaUTV
Charlie
Ma Elton John in Tommy è vestito da suede-head?
RispondiEliminaQuante partite, quante culate, quanti tilt e smadonnate. Quando alle medie ci giocavo ma bisognava fare i conti con i bulli dei bar, ricordo i "primavera" e gli altri motorini posteggiati fuori....sapevi che non avresti giocato, ma magari dopo andavano a farsi un giro, mai stato molto forte però.Anche secondo me stax è il primo a destra col collo di pelo, molto Detroit (o italian fifties se preferiamo)-
RispondiEliminaCome non ricordarsi Oscav "flippev" Damiani grande del Genoa. Infatti il tizio che manovra il flipper dei carbonai è genoano
A.G.
come altezza ci siamo, ma abbigliamento e contesto no (magari!..) il nostro bar dove giocavamo a flipper (io ed il gran sacerdote) era, anzi è, molto più scrauso, un trani. indivano il record settimanale tra i clienti e si vinceva un premio la domenica. qualche volta abbiamo visto noi, ovviamente bottiglie di liquori di infima categoria e provenienza. provate a chiedere a davide se vuole una "lemon vodka del cassani" e potrebbe avere ancora adesso a distanza di 30 anni rigurgiti di vomito.
RispondiEliminaNella sede della Ducale 61, la squadra di calcio dove ho militato dabbìmbo e ragazzetto, il flipper aveva anche resistito bene all'inarrestabile ascesa dei video games, pur avendo il destino segnato. Ricordoo che si usava giocare in coppia, un bottone a testa. Io, in quanto mancino, ero abbastanza richiesto, ma facendo schifo, venivo presto scaricato.
RispondiEliminaOggi l'angolo Slotmachines e Videopoker nei bar mette veramente ansia e tristezza. Frequentato da una categoria di personaggi ben riconoscibile, con la faccia segnata e i tratti stravolti come gli eroinomani.
W
Ne resiste uno discreto a Ferriere, Piacenza, al Roan Club.
RispondiEliminaSt estate un po di partire me le sono fatte.
Maanche li a fianco ci sono le slots e Guitar Hero
Un flipper cult era quello con le carte da poker ancora tutto meccanico (primi anni '70) se arrivavi a mille vincevi la partita. Quando la palla scendeva lateralmente a volte si riusciva a rimetterla in gioco con un colpo secco di polso.
RispondiEliminavecchiflipper.it/collezione.shtml
...il bello e' che tantissimi flipper e juke box sono finiti...sapete dove? nelle cantine delle societa' di installazione di slot machine! ritirati praticamente per la famosa pipata di tabacco.....
RispondiEliminaVero, un mio amico lavorava nel settore e nel magazzino c'avevano Flips e Jukes inutilizzati. Avevano anche ceste di vinili, sia 45 che 33, anche di roba buona.
RispondiEliminaScusa, anonimo (per caso Carlo?), cosa si intende per pipata di tabacco?...
Dove si metteva la moneta nel flipper dei Carbonai?
RispondiEliminaA.G.
La pipaà ad tabàc stà ad indicare qualcosa pagata poco più di niente nel nostro idioma della bassa.
RispondiEliminaA.G.
Ahahahahah! Chiaro... grazie Albert!
RispondiEliminada noi si direbbe, un tirone di borsa...
Lucien, bellissimo il Mata Hari made in dòichland 1977!
A proposito, vi ricordate la barzelletta dei due che irrompono in un'orgia credendo di entrare in sala giochi per una partita a bigliardino? Nella penombra, uno infila la moneta 'nella fessura'? L'altro 'tira la manopola' e... ma come? solo 'due palle'?
RispondiEliminacasulamente demenziale, non a caso nella hit parade 3-5^ elementare, e spesso raccontata al bar o in sala giochi, anche intorno al flipper, tra una partita e l'altra.
Oh, tra l'altro una bellisima canzone degli Who
RispondiEliminaricrdo di averla dedicata a C. tempo fa, mi parlava di WHU e gliela declamai pensando ad una loro possibile traferta per questa stagione.
Gliela ricordo visto che fui un buon profeta:
Since I was a young boy
I played the silver ball
from Upton (Park) down to Brighton
I must have played them all
ci possiamo aggiungere Southampton va', con fermate metropolitane a New Cross e Selhurst Park
gotta be fun...hahahahahahahaha
A.G.
I went to the hammer man,
RispondiEliminaFull of lies and hate,
I seemed to scare him a little
So he showed me to the barbera gate.
Can you see the real villan preacher?
Can you see the real villan doctor?
Can you see the real villan father?
Can you see the real villan villan villan villan villan villan...
(...Ed il protagonista, Albert, si getta nel Po con il suo Motron...)
The EverTones
"The Real Villan"
from the Quardophenia motion picture album
I hope I die before I get Casula (Talkin' 'bout my generation)
RispondiEliminaTalkin' 'bout my d-d-d-degeneration!
RispondiEliminaMa la scena più bella di Quardophenia è la riot Casula contro tutti sulla spiaggia di Marina di Sarzana, presso il Bagno La Turbina...we are ca-we are ca-we are, we are casulà!
RispondiEliminaW
Da piccolo avevo anche il MINI flipper,che omaggiavano ai clienti abituali dell'AGIP...mi pare che mio padre lo prese dopo un tot di punti maturati con la benzina.
RispondiEliminaNon sono mai stato un gran giocatore,ma ero affascinato dai bellissimi disegni e da tutte quelle lucette...quello con le carte da poker era molto comune nei bar,ma ce n'erano anche altri con temi western,fantasy,fumettari ecc...
attualmente sono oggetti da collezione piuttosto quotati,esattamente come i juke-box (di quelli ne ho avuto uno in casa,tempo fa,ma dovetti poi venderlo perchè era un AMI molto ingombrante...belli si,ma portano via un casino di spazio).
PS I FLIPPERS erano il gruppo che accompagnava Edoardo Vianello nei primi 60 (I watussi,la tremarella ecc.) con Catalano alla tromba e,per un certo periodo,anche Lucio Dalla al clarinetto.
Ursus, nei Flippers non c'era Franco Bracardi al piano?
RispondiEliminaW
Alberto haha,ricordo bene la tua dedica ai martelli ed in effetti ci avevi preso,li mortacci..! Ti parlavo di WHU e mi cantavi gli WHO goddamn.
RispondiEliminaDal quiz "Oscav Damiani" eri escluso ma da vero casula te ne sei fottuto.Applausi
Impossibile non riconoscere l'aplomb di Capt.Stax nella seconda foto,presente ma distaccato,casula supercool,bellissima foto Cortez!
Elton John in Pinball Wizard è imparentato con i sueheheads in effetti.Il look ha degli elementi skin boots bretelle,testa "rasata" per forza,con quel gusto sobrio del Glam dei primi 70s..Gli Slade ad esempio,ex skin in lustrini criniere e zeppone. Grandi casula anche loro
Cristiano
hahahahaha grande Cristiano!
RispondiEliminaEro escluso dal quiz, ma nessuno ha risposto, non si poteva lasciarla irrisolta.
Secondo me Stax in una delle sue versioni migliori nonostante una certa rispettabilità, che traspare dalla foto, che mal gli si addice, ad ogni modo era giovane...
A.G.
Sempre Càsula
Carolina
RispondiEliminaè il nome del protoflipper fine 800 tuttora funzionante al Club Carbonai (già sede della SMS Fratellanza e Progresso fra Carbonai di Sampe) dove tra un bianco amaro e una birra ci scappa sempre una partita. Niente monete A.G. è gratis come le freccette nei Pub, si usano 3 biglie d'acciao, una è posta appena sopra la buca col massimo dei punti che è nel semicerchio in alto. Ci sono due rampe da cui si può tirare, lungo il piano inclinato ci sono dei chiodi, parecchi chiodi su cui rimbalza la biglia e altre buche di punteggio inferiore dove la biglia ci può finire di solo culo. In fondo al piano c'è poi una buca più grande dove ci finisce la biglia sfigata che non ha preso punti/buche.
Al lancio il compagno Danilowski o come lo ha battezzato A.G. cioè SMG (Sua Maestà Genoanità) data la quarantennale militanza in gradinata, che è onorato della comparsa nel blog
@wite Goodison Park mi ha preso, non è il mio stadio di riferimento a Liverpool, ma ho trovato un'atmosfera old style di tifosi di tutte le età, carichi al punto giusto e composti, sia dentro che fuori lo stadio. Spiegamento di PS da manifestazione di No Global (esagerati!). Lungo il perimetro del fabbricato si può ripercorrere la storia del Club su grandi foto in b/n dalle origini sino agli anni 70, mi pare..ero carico al punto giusto. Tifosi del City pochini, nessun incidente.
cortez
Chi mai sarà la ragazza del Clan? - I Ribelli
ha ha ha ha, grande Cortez!
RispondiEliminaLa moneta era ironica ovviamente.
Il compagno Danilowski ci stà da Dio nella foto.
Dovrò per forza svelare la tua militanza red oltremanica, ma non ti preoccupare sei dei nostri lo stesso, hahahaha
A proposito di Fratellanze mi ricollego a due post fa e sottolineo che il nome della Sestrese verde con stella bianca sul petto, citata dal Boss, oltre che ad essere una grossa realtà del calcio cittadino, si chiama infatti
Fratellanza Sportiva Sestrese
A.G.
Grazie della testimonianza Cortez!
RispondiEliminaW
Cortez svelaci la militanza RED (come se non l'avessimo capita!)
RispondiEliminaCiao
C
C E cRISTIANO SONO LA STESSA PERSONA CASULA
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