venerdì, settembre 14, 2012
Patti Smith
PATTI SMITH ha dopo pubblicato l’undicesimo album di una carriera discografica che dura dal 1975 e che compie 37 anni.
E mi accorgo che è stata tra i primi nomi del rock che ho ascoltato quando mi sono avvicinato a Beatles, Who, Stones etc, sicuramente una delle prime voci femminili (a metà dei 70’s oltre a Janis Joplin, Grace Slick e poco altro non c’era tanto in questo senso).
Una voce unica, sgraziata, declamante, non sempre intonata.
L’aspetto trasandato, bohemien, proto punk, la musica epica ma allo stesso tempo diretta e minimale.
Una carriera fulminante agli inizi con i primi 4 album travolgenti (da “Horses” a “Radio Ethiopia”, “Wave” e “Easter”) e coronati anche dal successo commerciale (con “Because the night” e “Frederick”) e il quinto “Dream of life” con l’immortale “People have the power” a riprendere le fila dopo un lungo silenzio di quasi dieci anni che si protrarrà poi per altri otto fino al 1996 ed una serie di album non sempre convincenti, a volte troppo adagiati su sè stessi e autoindulgenti.
“Banga” rimette le cose a posto e ci riconsegna la Patti Smith che ho sempre amato e a cui dedico questa retrospettiva album per album.
Horses (1975) 8
Metà dei 70’s e da New York arriva un nuovo fuoco che brucia tra note rock n roll, poesia maledetta, voce sgraziata e febbrile, suoni crudi, brani minimali e diretti, a partire dall’introduttiva apocalittica versione di “Gloria” dei Them e che si sviluppa poi attraverso una serie di canzoni atipiche, personalissime, riconoscibili ed uniche.
Album difficile, scorbutico, incurante di ogni tipo di concessione al facile ascolto e alla commerciabilità.
Da notare anche una devastante versione live di “My generation” degli Who uscita su singolo.
Radio Ethiopia (1976) 7
La formula si ripete tra brani palesemente punk come “Ask the angels” e “Pumpin my heart” ,solenni lunghe cavalcate poetico/rock, la dolente e bellissima ballad “Pissin in a river” (con Tom Verlaine dei Television), svolte psycho rock (“Radio Ethiopia”).
Dedicato ad Arthur Rimbaud “primo poeta punk”.
Easter (1978) 7.5
L’album del successo, grazie a quella “Because the night” di Springsteen che la consegnerà all’ “immortalità rock”. Ma è il sound che diventa più accessibile e meno ostico.
I brani sono strutturalmente più convenzionali e brevi come “Till Victory” , “Space monkey” e la stupenda “Rock n roll nigger”. Bellissimo il raga rock di “Ghost dance”.
Wave (1979) 6.5
E’ l’album più “facile”, soprattutto se raffrontato ai tre che l’hanno preceduto.
Più morbidi gli arrangiamenti e più solare l’approccio (soprattutto nella stupenda versione di “So you want to be a rock n roll star” dei Byrds), più pulito il suono anche se non mancano i consueti omaggi alla verve poetica e sperimentale (vedi la title track).
Nuovo successo e la decisione di sparire per una decina di anni e di dedicarsi a sè stessa e alla famiglia.
Dream of life (1988) 6.5
Spesso bistrattato è in realtà un album ispirato, riflessivo, dove le asprezze del passato vengono smussate a favore di un rock dall’andamento più moderato ma in cui non mancano splendide hits come “People have the power” o riuscite ballads (“Paths tha cross”).
Gone Again (1996) 5
Paece and noise (1997) 5
Una serie impressionanti di lutti (dal marito Fred Sonic Smith, ex MC5, al fratello, all’amico Mapplethorpe) la tengono di nuovo lontana dalla discografia, questa volta per otto anni e bisognerà attendere il 1996 per un nuovo, purtroppo deludente, album.
La qualità della scrittura è rimasta inalterata ma mancano energia, convinzione, verve e il tutto suona deprimente e retrò.
Stessa impressione che ritroviamo l’anno successivo in “Peace and noise”.
Non mancano in entrambi gli episodi validi ma il tono declamatorio, le ballate stanche, una certa confusione artistica, la ripetitività sonora, appiattiscono il tutto.
Gung Ho (2000) 5.5
Trampin (2004) 5
Twelve (2007) 5.5
“Gung Ho” prova a riportare in alto le azione decadute di Patti ma non ci riesce a pieno pur con un leggero miglioramento. Ma il tono è ancora prevalentemente noioso, il disco prolisso.
Non farà meglio “Trampin” in cui si avverte, drammaticamente, anche mancanza di ispirazione e quella che sembra ormai un’irreversibile involuzione all’insegna della cronica staticità.
La conferma è forse in “Twelve” un omaggio a canzoni amate del passato prossimo e remoto (da Stones a Dylan , via Nirvana e Neil Young).
Un esercizio a tratti godibile (“Gimme shelter” ad esempio) il più delle volte sterile ed inutile.
C’è il tempo anche per un’antologia “Land” (nel 2002) che raccogliendo il meglio, rarità e brani live, dimostra quanto fulgido è stato il passato e poco consistente il presente e di un doppio CD di lettura di un testo dedicato a Mapplethorpe e musicato da Kevin Shields dei My Bloody Valentine, “Coral sea” del 2008.
“Banga” (2012) 7.5
Inaspettatamente a 66 anni Patti torna a scrivere un mezzo capolavoro.
“Banga” è un disco intensissimo, equilibrato, crudo ma ben arrangiato, maturo ma che conserva la rabbia degli esordi vissuta con il disincanto di una vita vissuta al 100%.
Un album emozionante, pulsante di vitalità che conferma come il talento e la creatività non abbiamo età.
Ho visto Patti Smith la prima volta il 9 settembre del 1979 a Bologna.
Concerto mitico (era il primo artista straniero di rilievo che tornava in Italia dopo 5 anni di "embargo") quanto deludente (decine di migliaia di persone poco si addicevano allo stile ancora molto underground di Patti.
Successivamente vista altre volte nel tempo e mai deluso.
Nuovo album ottimo ma non all'altezza dei primi.
RispondiEliminaRivaluterei di più "dream of life"
RispondiEliminaBrava è brava, eh, ci mancherebbe.
Anche se ultimamente ai concerti balla con i bambini e sa dio perchè le fanno restaurare dipinti medievali.
Ma non è sicuramente nei miei primi dieci.
Nei primi venti, nemmeno.
Forse nei primi 100, ma non ci giurerei.
Gli ultimi dischi li ho ascoltati in tutto una mezza volta.
Cioè alcuni una volta, alcuni zero.
Ultimamente ho deciso di limitare il download di roba che "magari prima o poi gli do un ascolto".
Il nuovo di Patti, che magari è bellissimo, rientra in pieno in questa categoria: roba che non ho nessuna voglia di ascoltare.
Tanto so già cosa c'è dentro.
Se poi il disco è davvero bellissimo, pazienza.
Con tutti i dischi da "9" e "10" che ci sono da ascoltare, non ho più tempo da sprecare con dischi da "7" o "8" dell'ennesimo dinosauro del rock...
ok. tu non capisci niente. NIENTE! questa cantante è un idolo. ha una storia e non gliene frega un cavolo a nessuno dei tuoi commenti stupidi da moccioso directioner. nasconditi.
EliminaBè negli ultimi tempi la figura "pubblica" di Patti Smith, soprattutto in Italia, dove ormai c'è un giorno si e l'altro pure (a fare di tutto) si è decisamente sputtanata e quest'aura di intoccabile che ha dalle nostre parti mi sta anche un po 'sui maroni.
RispondiEliminaMa rimane, a mio parere, una delle artiste di maggior rilievo in ambito "rock" per quello che ha fatto perlomeno dal 1975 al 1979.
Anche il mio approcci oiniziale con "Banga" è stato lo stesso: du palle, un nuovo album di Patti Smith, sentiamo un po' che lagna. E invece è bello, fresco con un bel po' di cose da dire, ottimi brani e convincente (come da voto...)
Sul fatto che ci siano in giro tanti nuovi dischi da 9 e da 10 ho però qualche dubbio.
O meglio io non ne ho sentiti tantissimi
Mi dici qualche disco da 9 e da 10 del 2011/2012 ?
RispondiEliminaLi ascolterò volentieri
Non ho detto "dischi nuovi" ma "dischi" :)
RispondiEliminaI dischi da 9 o 9,5 (il 10 non si usa, l' assoluto non è raggiungibile), per me, sono quelli epocali.
RispondiEliminaLi conosciamo tutti. Magari molti non mi piacciono nemmeno ma il voto so che è quello, perchè "storicamente" e bla bla bla.
Ma ormai, sempre per me, conta solo il mio voto relativo: il nuovo Bob Mould è un bel 8, anche se meriterebbe un 6, massimo 7, per dire.
AndBot
E va bè ma qui si ricerca il "nuovo" (anche se vecchio).
RispondiEliminaAltrimenti continuiamo ad ascoltare la roba vecchia no ?
Ah, e il nuovo Bob Mould c' ho messo un po' prima do convincermi ad ascoltarlo.
RispondiEliminaMi aspettavo la solita menata degli ultimi album e così niente download, tanto, mi dicevo, so già com' è.
Poi Tony mi ha convinto, l' ho ascoltato, e ci sono rimasto secco.
AndBot
Certo, è giusto valutare il "nuovo" senza per forza paragonarlo con il passato.
RispondiEliminaSono d' accordissimo.
AndBot
Per la precisione 'Because the Night' è stata scritta a 4 mani, Springsteen e Patti.
RispondiEliminaMa dove l'hai trovata la foto con Patti a seno nudo??
Quello dietro è Robert Mapplethorpe?
Henry Trave
si è il krawk tyran!
EliminaNei primi 100 secondo me c'è; non solo per meriti musicali ma anche di "immagine" che all'epoca era di una "femminilità" forse nuova.
RispondiEliminaVero, Evil.
RispondiEliminaIl personaggio lo metto anche nei primi 50, ma si valuta la musica o l' immagine?
E via di menate sullo stato dell' arte! ah ah ah
AndBot
La foto a seno nudo fa parte di una serie con Mapplethorpe (in alcune c'è solo lei, suppongo quello sia un autoscatto.).
RispondiEliminaL'ho trovata su FB nel profilo di Dora Guerra che raccoglie foto pazesche di varie icone rock e punk (tra cui alcune spaziali dei Clash).
Anch'io con Bob Mould ho dato un primo ascolto distratto per poi scoprire un album con i fiocchi.
Nei primi 50 ci sta soprattutto perchè a metà degli anni 70 di donne nel rock non ce n'era manco una (a parte le scoppiate come Grace Slick , le morte come Janis Joplin, le fnte hard come Suzi Quatro e varie cantautrici straccia coglioni).
Patti Smith era qualcosa di incredibile nel 1976/77.
Quando la ascoltai la prima volta mi sembrava qualcosa di pazzesco
haha mi viene in mente una cosa... che sai ormai... e che mi fa ridere a pensarci ma mi angoscia contemporaneamente mentre scrivo...
RispondiEliminaCap sai che volevo scrivere direttamente nel post qualcosa al proposito ma poi mi ha preso un senso di malinconia e ho evitato ?
EliminaE non volevo essere inopportuno.
Comunque continua a far ridere molto anche me
Dischi che ho ascoltato negli ultimi mesi (anche se uno è del 2006 e un altro del 2009) che mi sono sembrati più interessanti del "solito disco di rock" (al di là del voto, che è evidentemente troppo soggettivo):
RispondiEliminaIlyas Ahmed - With Endless Fire
Belfi/Grubbs/Pilia - Onrushing Cloud
Anoice - Remmings
Message to Bears - Folding Leaves
Message to Bears - Departures
Giampiero Riggio - Separations
Nils Frahm - Felt
Noveller - Glacial Glow
Lucrecia Dalt - Congost
BeMyDelay - ToTheOtherSide
Richard Skelton - The Complete Landings
A Broken Consort - The Complete Crow Autumn
Emphemetry - A Lullaby Hum For Tired Streets
tony con la tetta di patti ti sei giocato la possibilità di rientro del link su facebook haha. potevi giocartela con una tetta migliore, fra l'altro....
RispondiEliminaLa madunassa (epiteto piacentino che eleva la grandezza della madre del figlio del Padre a cui il figlio è seduto a destra) non ne conosco neanche uno.
RispondiEliminaNeanche mai sentiti nominare.
Mi metto alla ricerca.
Intanto a proposito di dischi che non avevo voglia di ascoltare.
Il nuovo Dinosaur Jr non sembra niente male.
Cpt , Patti Smith non è mai stata una bellezza (anzi...) m almeno in quella foto, da giovanissima, non sfigura troppo.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
EliminaConosco solo i Message to Bears e, onestamente, di nuovo e interessante non ci trovo niente: folk strumentale, un po' di elettronica sparsa, qualche brano che mi ricorda i Sigur Ros.
RispondiEliminaUn po' la solita menata post-rock, no?
AndBot
Nuovo Dinosaur Jr bello! Di nuovo non ha niente ed è un gran bene nel loro caso!
RispondiEliminaAndBot
sembra un jeff beck rod stewart keith richard ron wood 1968 con le tette nella foto
RispondiEliminaStarebbero meglio a Mapplethorpe...
RispondiEliminaAndBot
il krawk tyran!
EliminaGli sarebbero piaciute
RispondiEliminaSono sincero..anch'io sempre piu' apprezzato l'Iconografia Patti che non la sua musica in toto (e concordo coi voti Boss-iani).
RispondiEliminaE massimo rispetto anche per le sue nudita che gradisco.
La copertina di easter mi "piaceva"..forse perche' di nudi in giro all'epoca ne vedevo pochi
C
ti stimo profondamente! :p
Eliminatony, di tutti questi ho scritto sul blog (li trovi con il tag "dischi") ma è tutta roba che definirei "non-rock".
RispondiEliminaAndBot, sono d'accordo: Message to Bears fanno folktronica, se il genere non ti interessa sono la solita menata post-rock.
Come il nuovo Springsteen è la solita menata classic-rock, il nuovo Weller la solita menata mod-rock, il nuovo Dinosaurs Jr la solita menata noise-rock etc.
mi ripeto: che bella merdaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaMa no, il nuovo Dinosaur non è niente male per me...certo i fasti sono (abbastanza) lontani, ma è di gran lunga meglio degli ultimi 2.
RispondiEliminaDora Guerra mette sempre delle foto INCREDIBILI!
Tira fuori della roba che chissà dove la va a trovare...
Porca vacca! Ma chi sono questi dieci mostri.....anch'io non ne conosco manco uno..ditemi voi, cari fratelli, come sono, cosa fanno, cosa suonano.
RispondiEliminaPatty Smith non la ascolto da un secolo, aparte qualche volta Horses. E la canzone che aveva registrato con i REM su New Adventures in Hi-Fi.
Eddie Hinton - Shout Bamalama (un minore si suo "fratello" Otis).
chi e' Dora Guerra?
RispondiEliminaC
Cris, Dora Guerra credo sia di Torino!
RispondiEliminaDella Sora Patti conosco solo i pezzi storici che più o meno conoscono tutti tranne quel tizio che anni fa mi disse "senti ganzo sto pezzo nuovo..." ...era la versione dance-tamarra di Because the Night che non voglio manco sapere chi l'ha fatta e perchè gli è stata fatta fare. Detto ciò devo confessare che ho visto Patti Smith due anni fa (o forse tre) a Firenze dove teneva un concerto alla festa nazionale di Emergency e dal vivo fece un conerto molto coinvolgente.
RispondiEliminaPs: del decalogo di Allelimo non conosco nessun gruppo, mi metto a cercare..
Charlie
Pibio..la domanda vale uguale.Chi e'?
RispondiEliminaMica conosco tuttE haha!
C
Allelimo, certo che tutti (ri)fanno le stesse menate, ma siccome avevi scritto che ti sembravano più interessanti del solito disco rock...be', ecco, la roba dei Message to Bears era già vecchia a fine 90's, tutto qui.
RispondiEliminaSe c' è uno che ama il post-rock quello sono io.
Sul connubio elettronica/folk/post-rock trovavo eccellenti i Papa M di David Pajo, in particolare "Live from a shark cage" del '99, con l' inevitabile tocco slo-core della chitarra dell' ex Slint: John Fahey meet Tortoise, più o meno.
Mentre credo che Jon Hassell fra la fine dei 70's e i primi 80's abbia detto tutto quello che c' era dire (in maniera eccellente) sulla contaminazione fra elettronica e suoni folk dal mondo. Anche i Bo Moma, se ti piace il genere, riprendevano quel discorso in maniera molto personale.
Mi fermo qui, perchè mi sto già rompendo i coglioni da solo...
AndBot
@Infatti a ognuno il suo, ho provato a sentire qualcosa della tua top 10, non è roba per me, pazienza... Della prossima rivoluzione musical/generazionale - ma per me resta un mistero della Fede - me ne fotto e non mi riguarderà. La mia generazione, e anche quella dopo, di rivoluzioni musicali non ne ha vissute (Toh, forse di striscio il grunge che ormai c'ha almeno 25 anni ed è morto da 15!!!!!!!!)...Io per me, ESIGO il buon vecchio rock, prima di tutto...
RispondiEliminaW
Dopo @ ho dimenticato Allelimo...
RispondiEliminaSorry: Mo Boma, l' album è "Myths of the near future". Mooolto Jon Hassell.
RispondiEliminaStop.
AndBot
Il grunge, musicalmente, era vecchissimo, quasi reazionario.
RispondiEliminaLa "rivoluzione musicale" nei 90's l' hanno fatto gente come Slint, Morphine, Codeine, My Bloody Valentine, Fugazi...
Ma ripeto le stesse cose, anzi mi ripeto quando sono sotto stress, citazione Frippiana.
AndBot
Eh, Cris so solo il nome...ma Ursus credo la conosca.
RispondiEliminaSi ma che fa?
RispondiEliminaC
Gran bella discografia quella della Signora Smith.
RispondiEliminaho un bel ricordo del suo concerto di qualche anno fa a Misano,non guarda mai nel vuoto,ma ti fissa negli occhi,quasi ti sfida,
grande personalità,trasmette energia come pochi,mi ha emozionato molto il suo spettacolo ,anche se era al raduno della Ducati e il rumore delle moto disturbava non poco il concerto.
una nota di merito anche per Lenny Kaye,che molti ricordano per nuggets.
accidenti ,dei dischi di alellimo non ne conosco nemmeno uno,neanche per sentito dire,devo documntarmi.
Le considerazioni sui dischi di AndBot riflettono anche il mio pensiero,adesso mi cerco il nuovo Dinosaur Jr. ,tanto sono in periodo di revival con il nuovo Redd Kross
ciao a tutti
aldo
Un paio di precisazioni pedanti e noiose.
RispondiEliminaLa lista di prima non è nè un decalogo nè una top ten, sono solo alcuni dei dischi che mi sono sembrati più interessanti dei nuovi Springsteen/Knopfler/Dylan/Smith.
La mia top-ten è quella che c'è scritta sul mio sito, divisa tra italiani e stranieri:
Top Ten
Velvet Underground
Sonic Youth
Spacemen 3
Nick Drake
David Sylvian
Robert Wyatt
PJ Harvey
Yo La Tengo
Opal/Mazzy Star
Fennesz
Top Ten Italia
Weimar Gesang
Carnival of Fools
Afterhours (fino a "Pop kills your soul")
Gaznevada
Diaframma (fino a "Siberia")
Franti (e tutte le loro figliazioni)
Giardini di Mirò
Not Moving
Leanan Sidhe
Giampiero Riggio
AndBot: Mo Boma, mai sentiti, stasera cerco.
Il post-rock a me ha abbondantemente stufato da qualche anno, però i lavori dei Message to Bears mi sembrano ottimi (e molto poco post-rock)
Il grunge era vecchio, direi di no: era una cosa nuova nata dall'unione di cose vecchie (punk, hard, noise), come tutte le migliori musiche.
Ha una pagina di fb dove mette delle foto bellissime e rare di quasi tutti i più grandi della musica, gruppi e solisti.
RispondiElimina"Vecchio" nel esnso che, gira e rigira, era hard rock/metal 70's con un po' di punk. Detto ciò ci sono alcuni dischi "grunge" che mi piacciono molto.
RispondiEliminaMa era inequivocabilmente ROCK, non andava oltre, in quel senso.
Il post-rock mi ha stufato dal '98 o '99.
Mo Boma li consiglio SOLO se piace Jon Hassell, tanto per non ripetersi.
Non ho nessuna top ten, i miei gusti sono liquidi: c' è il periodo astratto (jazz, fusion, "roba strana"), poi torna l' hc/punk, poi il noise-rock, la psichedelia, la black music, eccetera.
Da un po' di tempo però, digerisco solo roba POP, con una forte componente melodica.
Chissà...
AndBot
Dora vive dalle parti di Monza,se ricordo bene,ma è di origini pugliesi.
RispondiEliminaDi persona non l'ho mai vista,tranne che su FB dove è stata una delle primissime che ho incrociato,visti parecchi gusti in comune (ha un vasto campionario di foto sixties,oltre tutto il resto,che nemmeno io conoscevo prima).
Ma in genere tutto il movimento su facebook è interessante,basta fare una bella scremata di roba inutile ogni tanto (e ce n'è pure lì,come in tutti i luoghi del mondo)...pochi giorni fa si è aperto un gruppo di discussione sulla "Torino rock scene" di tutti i tempi (vecchi e nuovi) che in poche settimana è già arrivata a 600 iscritti : non male per una sola città.
AndBot: secondo me "non vecchio" perchè, gira e rigira, hard rock mescolato con il punk e il noise, fino ad allora non si era mai sentito.
RispondiEliminaEra inequivocabilmente rock, certo, e non mi sembra un difetto.
Jon Hassell l'ho "scoperto" ai tempi della sua partecipazione al primo disco solo di Daid Sylvian, ricordo un paio di suoi dischi molto belli ("Possible Music" e "Dream Theory in Malaya")
Le mie top-ten sono ugualmente in evoluzione, lenta ma costante...
Scusate se mi intrometto (solo oggi ho scoperto questo blog): io sono uno di quelli che era presente allo storico concerto di Firenze del 10/09/1979, il giorno dopo quello di Bologna (avevo diciotto anni ed il giorno prima ero stato al Gran Premio di Monza: 1° Sheckter, 2° Villeneuve! Mondiale alla Ferrari!!).
RispondiEliminaPatti Smith è stata DAVVERO una poetessa maledetta del rock; la sua musica e le sue parole erano puro stato d'allucinazione, straniamento dalla realtà (che spesso rifiutavi d'accettare).
Oggi mi è difficile ascoltare "Because the night" ed i brani di "Wave": erano "me", la mia essenza, ciò che ero e che non sono mai diventato!
"Possible Music" è l' album più famoso, forse perchè vede la partecipazione attiva di Brian Eno: non è fra i miei preferiti. Il secondo che citi, invece, è eccellente. Così come "Vernal Equinox" un disco del 1977(!), il successivo e tutti quelli fino a metà 80's. Molto belli e particolari: in pratica inventa la word-music, contaminazioni impossibili e paesaggi sonori (ambient) di fantasia, fra elettronica e suoni provenienti dagli angoli più remoti del pianeta.
RispondiEliminaRoba che magari non si gode ogni giorno, ma quando si è in vena funziona alla grande...
Per dirti: amo molto la musica di Messiaen, pur non capendoci (quasi) un cazzo: troppo complessa, fa paura.
AndBot
Ormai il grunge lo rinnegano persino quelli che lo hanno fatto nascere (vedi Mudhoney)
RispondiEliminaio l'ho sempre inteso come una speculazione commerciale e molte parole dette dai diretti interessati starebbero a confermarlo...ciò non significa che non possa piacere o che non abbia prodotto anche cose apprezzabili,ma chiamarla "svolta epocale" come fece qualche giornalista di una 20ina di anni fa,era veramente ridicolo.
Be', l' unica vera svolta epocale, nella musica del '900, è stata quella portata dal jazz.
RispondiEliminaPerò ci sono stati periodi molto importanti per la musica (pop)rock, più o meno: dalla metà dei sessanta fino ai primi settanta (il pop moderno, la psichedelia, l' evoluzione krauta), poi il periodo post-punk (più ancora del punk stesso, che però è comunque stata una rivoluzione) e i primi novanta con la nascita di post-rock e slo-core.
Questa, almeno, è la mia idea. Rivoluzionare il blues è dura, penso a Tom Waits, a Nick Cave, ai Morphine e pure ai Gun Club.
La figura più importante nella musica del '900 (classica a parte) rimane Miles Davis.
Il grunge e altre piccole sottoculture (l' hardcore/punk, per esempio) sono stati momenti importanti ma non così rivoluzionari rispetto ad altre situazioni.
Però il grunge ha goduto di un grande impatto mediatico, ed è vero, niente è più stato come prima a livello underground.
AndBot
Sono d'accordo,in linea di massima,su tutto...ma riportavo solo quanto detto da gente come Mark Arm e Steve Turner,recentemente,i quali in pratica affermano che il "grunge" fu SOLO una montatura mediatica.
RispondiEliminaIo personalmente non lo disprezzo (anzi...) però mi lasciano sempre allibito certe dissociazioni a tempo prolungato : un po' la stessa cosa è successa in Italia,riguardo certi nostri colleghi degli anni 80 che rifiutano oggi qualunque comunanza con quella scena che,sia pur minoritaria e di minore entità rispetto ad altre,fu comunque importante in ambito nazionale (e forse anche internazionale,visto che oggi ci cercano anche all'estero).
Non ho mai capito chi rinnega il proprio passato,molte cose si possono ripensare e magari compiere una autocritica (quella sarebbe sacrosanta) ma buttare tutto per delusione personale o perchè non ci ha dato fama e ricchezza,mi pare proprio una cazzata !
Non so cosa ne pensi Tony,ma credo che la veda allo stesso modo.
Si, in effetti è strano.
RispondiEliminaPoi non mi sembra proprio che il grunge sia stata solo una questione mediatica, anche perchè prima dell' esplosione dei Nirvana era davvero una piccola sotto-cultura.
Non so, anche Henry Rollins non ama molto parlare del suo passato hardcore e così parecchi altri.
In parte posso capirlo, magari hai fatto e detto un sacco di cazzate in gioventù e magari provi un po' di fastidio, ma perchè rinnegare il passato?
In fondo è grazie a lui che stai vivendo il presente, su questo sono d' accordo con te.
AndBot
Ma non mi sembra importante se il grunge lo rinnegano i Mudhoney o non ci piace più o non ci è mai piaciuto, è stato una svolta epocale nel rock eccome, avete mai sentito parlare dei Nirvana...? :)
RispondiEliminaSvolta epocale è quando nasce qualcosa che prima non c'era, senza giudizi di merito.
Ci stanno secondo me tutte le cose citate da AndBot: rock anni '60, psichedelia, pop, punk, post-punk, post-rock e slo-core, ma anche reggae, techno, rap, progressive, glam, noise, etc.
Sono state tutte correnti musicali che hanno informato un'epoca.
E questo se ci limitiamo alla musica più o meno rock, se vogliamo spaziare nelle musiche limitrofe dobbiamo aggiungere soul, funk, blues, r'n'b, disco, etc.
I Nirvana una svolta epocale ?????
RispondiEliminaHanno venduto 50 milioni di dischi, direi proprio di sì.
RispondiEliminaPerdonami Allellimo...
RispondiEliminama questa logica del dire "Hanno venduto tanto,allora sono fondamentali" proprio non la reggo,
ma non parlo solo dei Nirvana ma in generale !
In questo caso abbiamo una visione del termine "svolta epocale" totalmente divergente.
benissimoooo
RispondiEliminaallora gigi d'alessio è un genio
Mah, secondo me stiamo dicendo tutti la stessa cosa, vista da angolazioni differenti.
RispondiEliminaEpocale non tanto musicalmente, ma perchè, come dicevo prima, il mondo dell' indie-rock fu letteralmente sconvolto da "Nevermind".
Che è un disco di tutto rispetto: NON rinnova e NON inventa, ma fa confluire al suo interno sonorità che, insieme, non si erano (quasi) mai sentite. Melodie beatlesiane, gli Slayer, i Wipers, il punk, l' hardcore, il metal, l' hard-rock 70's, eccetera.
E' un perfetto equilibrio fra melodia e rumore e contiene uno degli inni generazionali (della mia generazione, in realtà) per chi aveva vent' anni, o giù di lì, nei primi anni novanta.
Gigi D' Alessio un genio lo è davvero, ad ogni modo...
AndBot
Prima di loro solo i R.E.M. (che però avevano un repertorio rock decisamente più "classico", delle sonorità più accessibili) riescono ad arrivare in alto, nel senso di major.
RispondiEliminaSublimano un percorso musicale che inizia con gli Husker Du, i Dinosaur Jr e una picola ma seminale band come gli Squirrel Bait: se si ascolta il loro "Skag Heaven" (1987) è impossibile non pensare a Kurt e soci.
Ma i Nirvana vanno oltre, perchè c'è il talento di Cobain, perchè è il momento giusto, per culo magari, ma vanno arrivano fin dove era impensabile.
Se sia stato un bene o un male questo non lo so.
AndBot
Ursus, se c'è uno che non ha mai legato il numero di copie vendute alla qualità, quello sono io, giuro!
RispondiEliminaPuoi verificarlo ad esempio qui e qui.
Però nel caso dei Nirvana direi che il numero di copie qualcosina vuol dire.
Poi qui non stiamo parlando di qualità o di quello che ci piace personalmente: una svolta epocale può essere legata al valore artistico in senso stretto, ma anche al valore commerciale, perchè no?
La disco music non è stata una svolta epocale per la musica negli anni '70?
E il kraut-rock?
In modo diverso, sono due svolte ugualmente importanti ed epocali.
Anche il grunge, direi, come ha spiegato piuttosto bene AndBot qui sopra.
In questo ragionamento on tralascerei i Meat Puppets! da M.P. II in particolare iniziarono a ridipingere lo steccato del ranch con 'Americana' a go-go e sullo stereo di Cobain giravano non stop.
RispondiEliminaRimango della mia idea,
RispondiEliminama avrei preferito approfondire il discorso sui REDUCI e sui cosidetti "rinnegati",piuttosto...la cosa forse ci interessa molto più da vicino.
Intanto un benvenuto ad EUGENIO.
RispondiEliminaContinua a segurCI. Qua si parla di musica a 360 gradi come vedi e le discussioni sono sempre colte, approfondite e si va a colpi di citazioni, esperienza, conoscenza.
Ti ringrazio: ci sono e sarà un piacere.
Elimina