lunedì, settembre 20, 2010
Jimi Hendrix
Se ne andava il 18 settembre di 40 anni fa JIMI HENDRIX.
Inimitabile chitarrista, geniale compositore, probabilmente il nome più saccheggiato e sfruttato nella storia del rock.
Centinaia e centinaia di album postumi, DVD, libri, nella stragrande totalità assolutamente inutili e qualitativamente di scarso interesse.
Un business che non ha tuttora una fine e che sembra, anzi, destinato a proseguire nel tempo con la pubblicazione di "inediti", cose "nuove", brani perduti etc etc.
Discografia:
ARE YOU EXPERIENCED (1967) 8
Un classico del rock dove si mischiano blues e rythm and blues con psichedelia, rock e mille altre influenze.
Su tutto una chitarra spaziale, uno stile assolutamente unico e brani come "Foxy Lady", "Manic depression", "Fire"
AXIS:BOLD AS LOVE (1967) 7
Esce pochi mesi dopo l'esordio, guarda già avanti, i brani sono già più complessi, anche se alla fine risulterà un passo transitorio verso il capolavoro successivo.
ELECTRIC LADYLAND (1968) 9
La summa dello stile Hendrix.
Doppio album in cui pop, blues, rock, sperimentazione, jazz si mischiano, si accavallano, corrono insieme.
Capolavoro assoluto di MUSICA TOTALE.
BAND OF GYPSIES (1970) 6
Si è fatto un gran parlare su cosa sarebbe potuto diventare Hendrix se fosse rimasto vivo.
Questo album lascia qualche dubbio. Sciolta la Experience si viaggia su un sound rock blues, sempre ad alti livelli, ma sicuramente più convenzionale e in cui la fiamma della creatività sembra essersi spenta.
CRY OF LOVE 1971 (1971) 6.5
RAINBOW BRIDGE (1971) 6.5
Originariamente parte del doppio album First Rays of the New Rising Sun i due lavori ci presentano Hendrix alla ricerca di un nuovo sound e di una nuova direzione, ancora incerta e forse confusa.
Ci sono grandi songs, eccellenti intuizioni e classe a volontà, ma manca ancora una volta il genio.
Ci sono, come detto, montagne di altri album usciti postumi, il più delle volte di scarso interesse.
Segnalerei LIVE AT MONTEREY esplosivo resoconto dell'esibizione all'omonimo festival.
IO E JIMI
I NOT MOVING incisero il medley "A pray for Jimy" (Foxy Lady/Come on/Crosstown traffic) in "A flash on you" nel 1988 e divenne uno dei momenti top dei nostri live.
Con i TIMEPILLS suonammo spesso live "Ain't no telling"
Il LINK QUARTET ha inciso in "Beat.it" e suonato alungo live una versione strumentale di "Crosstown traffic"
Hendrix con la Rickenbacker non l'avevo mai visto!! (probabilmente di Townshend?)
RispondiEliminapare che Townsend ci fosse rimasto molto male quando vide Hendrix suonare dal vivo (chitarristicamente parlando).
RispondiEliminaConcordo pienamente sul discoro del business continuo che si fa su Hendrix (così come tutti i luoghi comuni a lui associati).
ARE YOU EXPERIENCED per me è l'album migliore, chissà se prima o poi Ladyland riuscirà a fare il sorpasso...
cosa vuol dire ORI?
RispondiEliminaSi è probabile che sia di Townshend la Rickenbacker.
RispondiEliminaLa foto dovrebbe essere del 1967, quella invece sfocata più sotto è del 1966, una delle prima della Experience
A me quello che "piace" di più ascoltare è "Axis" , ma "Electric" è troppo superiore, anche a "Are you.."
ho sempre "odiato" la musica di hendrix, in tante fasi della mia "crescita" musicale. la associavo ai suoi concerti con chitarra distorta, assoli internimabili, canzoni lunghissime. aggiungete al tutto il suo look superfreak e il disprezzo era quasi totale.
RispondiEliminaerano già gli anni 90 quando ho iniziato ad ascoltare i suoi album in studio, ed ad apprezzare la sua qualità compositiva (e originalità). ancora adesso però non riesco ad ascoltare i suoi dischi live...non ce la faccio proprio!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAnch'io ho vissuto a lungo questo rapporto di "odio" , anche perchè rappresentava, in epoca punk/mod, tutto il contrario di quello.
RispondiEliminaUn buon traghettatore fu Graham day quando rifece "Ain't no tellin" con i Prime Movers e mi fece ritirare fuori i suoi album, sepolti da tempo.
Grandissimo rispetto per Jimi, per ciò che ha rappresentato e rappresenta. Ma dal punto di vista musicale se ascolto Buddy Guy ci trovo già dentro tutto, di più e meglio. E senza le sue (scusatemi!!) interminabili noiose menate...
RispondiEliminami trovo d'accordo con Cpt e Tony circa il periodo di "decantazione" nella conoscenza di hendrix..e con la poca mia propensione ai LIVE.
RispondiEliminaCastel Made Of Sand il pezzo che forse amo di piu'.
AIN'T NO TELLING la rifecero i PRISONERS,Tony, mentre coi PRIME MOVERS GDay rifece FREEDOM
C
tony perde colpi... confondere i prisoners con i prime movers...bleah...che vergogna :o)))... è quella infatuazione per per i cremini cremonini e per quei funghi svedesi che gli bolliscono il cervello
RispondiEliminaF
I AGREE CAPTAIN..l'abbiamo perso?
RispondiEliminameanwhile AUGURY Maestro JOYELLO!
C
Perfettamente d'accordo sui VOTI ai dischi storici di Hendrix,mentre considero sempre i LIVE delle enormi paccate (tranne poche eccezioni) e inoltre ho sempre ritenuto fondamentale il periodo con gli EXPERIENCE (due musicisti con le super-palle oltretutto!) mentre abbastanza scolastico e di maniera quello seguente...la musica di Hendrix ha subito gli influssi delle varie droghe,per cui risulta lisergica fino al 1968 e al contrario eroinomane nei 2 anni seguenti,piuttosto anestetizzante di fatto.
RispondiEliminaRicordo 2 fatti importanti,legati alla mia infanzia:quando vidi per la prima volta "Woodstock" al cinema la gente,alla vista di Hendrix sullo schermo,SI ALZO' ALL'INPIEDI (lo giuro) e poco dopo ascoltai la notizia della morte alla radio,che chiuse praticamente un'intera epoca.
E' vero ! I Prisoners in "In from the cold"..mortacci !
RispondiEliminaPer me e i miei gusti: inascoltabile.
RispondiEliminaMi associo alla lunga lista: a parte qualche pezzo, fa un casino indefinito. Ancora oggi mi chiedo se sono io che non capisco, per fortuna c'è Captain Stax. Credo suonasse solo per se stesso.
RispondiEliminaCredo anch'io che suonasse solo per sè stesso
RispondiEliminaQuelli che suonano per se stessi possono raggiungere il cuore degli altri...e non viceversa.
RispondiEliminaHendrix,uno dei pochi NERI all'interno di un mondo dominato dai bianchi (che non era il jazz o il blues,ma il rock della seconda e terza generazione) ha saputo imporre il proprio stile senza bisogno di adeguarsi ai tempi,poichè li ha letteralmente scavalcati...forse può essere stato,in alcuni punti,il precursore dell'heavy metal (e questo è il suo lato che amo di meno) ma era LUI e basta.
In sostanza un'icona del Rock, se la gioca con il "Che" in quanto a sfruttamento d'immagine.
RispondiEliminaHo sentito B.F. eseguire brani di Hendrix meglio di Hendrix mettendoci anima e tecnica pluridecennale.
Poi ho ascoltato i brani originali di B.F. e ho capito la differenza tra saper suonare e saper inventare o scrivere un pezzo rock che duri nel tempo.
Un gigante.
RispondiEliminaHa impressionato tutti, persino Miles Davis.
Inimitabile nonostante migliaia di cloni.
In tutto ciò che suonava c'era groove.
Mitch Mitchell era un mod,
Jimi era Funk!
credo che parte di "Sandinista" fu registrato agli Electric Lady Studio. Mick Jones ha ammesso che dopo Hendrix "nulla è stato più come prima" (un'altra frase fatta e rifatta) e pure Strummer era estasiato dal registrare nei suoi studi.
RispondiEliminaIn un modo o nell'altro credo che abbia impressionato tutti come si diceva sopra (e se non tutti davvero molti..).
Chitarristicamente parlando non c'è bisogno di prendere i soli virtuosismi o i numeri da circo da Hendrix. Secondo me ha dimostrato che un semplice giro di 3 accordi poteva risultare più bello cazzando qualche piccolo fraseggio, e in molti ne hanno beneficiato...
L' ANTI-groove per eccellenza!
RispondiEliminahttp://www.ciao.it/Groove_Maker_Limited_Edition_Jimi_Hendrix__725118
RispondiElimina"Unico nero in un mondo dominato da bianchi".
RispondiEliminaL'unico motivo per il quale Hendrix ebbe successo è che il Cahs Chandler lo portò in Inghilterra.La scena swinging-London era apertissima ad ogni nuova influenza o proposta,e i big dell'epoca furono infatti interessatissimi a lui e grazie a loro riusci a metter su un gruppo. Negli USA fu quasi sempre session-man e il suo carattere gli auto-chiuse tutte le porte.Stesso motivo per il quale pure gli Experience durarono poco.
Credo inoltre che gli stessi neri d'america non fossero interessati alla sua musica.
Questo senza nulla togliere al suo talento.
Comunque (secondo me), troppa droga.
Sono abbastanza d'accordo con quanto hai scritto.
RispondiEliminaSession man si ma di lusso (Otis Redding, Buddy Guy, Little Richard).
Vero anche che i neri non se lo filavano nemmeno di striscio (ci hanno messo qualche decennio per rendersi conto del suo genio).
Ma quando il buon Chas l'ha portato a Londra
cucendogli addosso gli Experience, Jimi ha creato uno scompiglio senza precedenti nella storia della musica moderna:
Clapton dopo averlo visto e sentito non riusciva più a dormire la notte, Jeff Beck ha abbandonato gli Yardbirds, Paul McCartney lo andava a vedere tutte le sere eccitato come un coguaro, per non parlare del padre del Brit Blues, John Mayall che ne rimase oltremodo estasiato...
Purtroppo hai ragione anche sul fatto che fosse veramente "rovinato" e non era una posa.
Infatti sul carattere ho sentito dire da PIERFRANCO COLONNA in persona,amico personale e fondatore dei Ragazzi Del Sole che lo accompagnò ai tempi nel breve tour italiano del 1968,che a tratti si trattava di un pazzo furioso...ma questo vale per tutti i geni più o meno sregolati che sono arrivati in fretta e furia alla massima popolarità,ed i neri d'America erano disinteressati a lui (tranne Arthur Lee) così come negli anni 70 si sono praticamente disinteressati al rock ed hanno abbracciato la disco senza troppi problemi,proprio per questo costituisce un'eccezione.
RispondiEliminaIn quanto alla droga pienamente d'accordo,da anni mi trovo a ripetere con chiunque che l'abuso di certe sostanze (sopratutto dell'eroina) ha costituito una PIAGA e non certo una risorsa,sia per il mondo dell'arte che per quello della vita sociale...c'è pure chi mi ha dato del "moralista" per certe mie posizioni,ma è quello che andiamo dicendo da anni (dico ANDIAMO perchè mi sembra che anche altri,tra cui il titolare del blog,abbiano espresso pareri simili) e non mi stancherò mai di ribadire.
Credo che ormai sia, PER FORTUNA, ampiamente appurato che l'uso di droghe NON abbia particolarmente aiutato la creatività nel "rock" (con l'eccezione della stagione psichedelica), ma che al contrario abbia macellato cervelli, anime e persone a destra e a manca.
RispondiEliminaNon credo che gli Stones se non ne avessero abusato così tanto, chi più chi meno, avrebbero creato di meno o che Lou Reed sarebbe stato meno considerato.
Sicuramente avremmo avuto altri album di Syd Barrett, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Brian Jones etc etc etc etc etc.......
Premesso che la parola "rock" mi ripugna
RispondiEliminabisogna considerare il contesto storico e la disinformazione di allora. Prima degli artisti pop già i più importanti musicisti jazz (Parker, Miles, Coltrane, Monk, ecc.ecc.) erano caduti nella trappola. E l'Eroina era ed è da considerarsi tale a tutti gli effetti.
Vero...ma poichè io personalmente (come altri in Italia) mi occupo essenzialmente di musica psichedelica o molto affine al genere,mi trovo puntualmente (ad ogni intervista o discussione) la solita domanda : "Cosa avete a che fare voi con le droghe?" E puntualmente rispondo NULLA...poichè quel modo di intendere la psichedelia è da consegnare alla storia,ha già fatto il suo tempo nel bene e nel male e crearsi dei falsi miti,solo perchè qualcun altro ben più grande di noi lo ha fatto,sarebbe una cretinata anacronistica e irreale.
RispondiEliminaCredo che se la psichedelia,così come altre espressioni musicali,vuole sopravvivere e rinnovarsi DEVE necessariamente superare certi clichè che gli vengono appiccicati...ciò non vuol dire che non vi possa essere un uso saltuario di droghe leggere o appunto "psichedeliche",ma questo rientra nella sfera personale di ognuno e non certo in un dogma o in una ideologia,altrimenti sarebbe soltanto una nuova chiesa...e noi di chiese ne abbiamo fin troppe,mi pare.
Andrea B: mi sfugge qualcosa..chi e' B.F.?
RispondiEliminaRipeto..JIMI ERA UN GRANDISSIMO (concordo PIENAMENTE con Tarkus)
Alberto G: i gusti x carita'..ma ANTI GROOVE?!?!? HENDRIX?!?!?
no no no no..
W LE DROGHE LEGGERE
NO ALLE PESANTI
(concedetemi un po di tifo)
C
Già Andrea chi è B.F.?
RispondiEliminaNon mi pare che la parola groove possa esser dissociata dalla parola gusti, la foto con gli Who sintetizza ottimamente il mio pensiero: guardali.
Per quel che riguarda il groove musicale, ripeto, troppa droga, non è divertente. Può essere interessante, tecnicamente strabiliante, controcorrente, innovativo, ma divertente...
Tra l'altro nel 1967 quello che gli inglesi considravano il top del cool o groove che dir si voglia erano gli spettacoli dei Pink Floyd all'UFO Club con le gigantesche gelatine e tutto il resto. Benchè accomunati da una preponderante presenza di droga, i risvolti presi dai due artisti mi sembrano (quasi) opposti.
Sulla sua grandezza non discuto.
Lo trovo molto più simile ai Nirvana che non agli Who,senza scomodare gli altri, quindi il groove dove stà?
discorsi perniciosi
RispondiEliminacapito il discorso,Alberto..io continuo a trovarlo MOLTO groove,lascia perdere gli assoli rompicazzo e i numeri circensi..SOUL FUNK E BLUES in una moderna quintessenza
RispondiEliminaC
No groove? Inascoltabile? Oh signùr che mi tocca leggere O_O
RispondiEliminaChi pensa che Jimi fosse solo assoli e sfoggio di tecnica secondo me si è accostato nella maniera meno opportuna alla sua musica. Credo che lui fosse uno dei rari esempi di mirabile equilibrio tra tecnica e sentimento. Al di là dei gusti personali, vedo davvero, ma davvero difficile trovare delle argomentazioni sensate contro di lui. Se solo pensiamo all'influenza che ebbe, sui suoi contemporanei e su chi venne dopo (quanti gruppi di ragazzini, nel 2010, cercano di suonare un power-blues come il suo, meticcio e psichedelico, con radici nella tradizione e rami protesi verso il funk, il soul...quanti sono? Troppi)...
Non sono nemmeno d'accordo col 6 dato al live Band Of Gypsies. Solido rock blues convenzionale? Insomma...è vero che quello era un momento di transizione, ma 'convenzionale' è una parola che MAI mi sarebbe venuta in mente ascoltandolo. Un groove, un piglio funk che in molti possono solo sognarsi.
La verità è che, così per molti altri artisti scomparsi prematuramente, siamo nel mezzo di un marasma vergognoso di ristampe, pubblicazioni postume di presunti inediti e versioni alternative. Materiale spesso incompleto e probabilmente da non pubblicare; ma nonostante ciò, una sua qualsiasi raccolta postuma (First rays of the rising sun, Valleys of Neptune per stare sul recente) contiene roba da far impallidire molti emuli.
Vi parlo da appassionata di quel suono e di quel periodo. E trovo molto, molto difficile prescindere da Hendrix a tale riguardo.
secondo me molti di "noi" hanno un preconcetto su hendrix, che capisco benissimo xchè lo ho avuto anchio per decenni. e, mi ripeto, è dovuto alle sue performance live che fanno esaltare e fare le pippe al rocchettaro ed al tecnico/musicista (giustamente anche) per le invenzioni che quell'uomo tirava fuori dallo strumento, ma che lascia completamente freddo chi, come me, mal sopporta un assolo di chitarra più lungo di 20 secondi...
RispondiEliminapoi l'aurea di semidio morto e risorto che si è creata intorno a lui etc etc. insomma quella "cultura" che idealizza i ribelli fattoni (molti deceduti) fine anni 60/inizio 70 proprio non farà mai parte della mia di cultura (musicale, ma anche di vita). se mi fai ascoltare l'inno americano fatto da lui e mi trovi 10 dietrologie sui motivi per cui l'ha suonato e suonato cosi', a me frega proprio un bel cazzo, mi fa cagare e basta.
detto questo ribadisco anche che, pur non scalfendo minimamente la mia ideale top 100 o 200 "anni 60", gli album di hendrix in studio (almeno quelli "veri") sono tutt'altra cosa, ed altamente godibili anche per un patito delle canzoni soul rnb o beat di 3 minuti come me.
scusa sigur ros quando ho postato non c'era ancora il tuo commento, comunque, pur da altro punto di vista (di "hendrixiana") confermi in parte il mio punto di vista sul "preconcetto"
RispondiEliminaAbbiamo appurato che gli assoli lunghi stanno sul cazzo a tutti.
RispondiEliminaConcordo.
Sopporto appena appena quelli di Townshend su "Live at Leeds" perchè sono un'ALTRA COSA.
Ma Hendrix su brani come " Earth blues" con le Ronettes ai cori o "Ezy rider" sono ULTRAGROOVE
e i lenti come DRIFTING? (ok..citare Little Wing poi sembra troppo banale)
RispondiEliminaC
Io dico solo 2 titoli,perchè sono i primi che mi vengono in mente...
RispondiEliminaBURNING ON THE MIDNIGHT LAMP
e la versione GALATTICA della Dylaniana ALL ALONG THE WATCHTOWER...dopo di che taccio per sempre e se ho detto sbagliato mi cospargerò il capo di cenere e sparirò in eterno.
sarebbe ora ursusdursusdursus..ricomincia il mantra
RispondiElimina...ursusdursusdursusursusdursusdursusursusdursusdursus...
RispondiEliminaIo non sopporto nemmeno quello di Townshend live.
RispondiEliminaI can't explain è groove! Strange brew è groove,
19th nervous breakdown è fuckin'groove!
James Brown è groove e, concordo con Ursus la versione di "All along the watchtower" è groove,o forse meglio una scarica di lampi e seatte da stordire! il funk già faccio un po più fatica a individuarlo in un tale groviglio. Non metto in discussione NESSUNO dei pregi che i suoi ammiratori gli riconoscono,ma per me resta un mistero.
Bambi Fossati, genovese, chitarrista coi controca..., contemporaneo di Hendrix, sulla scena da più di 40 anni, Garybaldino, hendrixiano, umile e generoso con le nuove leve e con il suo pubblico. Artisticamente così così.
RispondiEliminaAssoli lunghi no grazie?? dipende chi suona e cosa ad esempio Are you going with me di PAT METHENY da Travels (live) mi fa più effetto del libano rosso, in pratica lo aspetto alla fermata del treno.
"è una questione di qualità, una questione di qualità o una formalità non ricordo più bene"
i CCCP erano Punk!!
Bambi Fossati grande chitarrista,ma mediocre cantante (parere mio personale) infatti dei GARYBALDI e dei GLEEMEN amo molto le parti strumentali e meno quelle cantate,non perchè sia stonato (tuttaltro) ma trovo abbia un timbro molto convenzionale.
RispondiEliminaPerò se dobbiamo elencare anche gli Hendrixiani italiani finiamo peggio di popartx,tipo 200 comments,in testa comunque restano Nico Di Palo (New trolls) e Alberto Radius (Quelli e Formula tre)...smetto qui.
Nel mio caso il nn piacermi JH, anzi ribadisco: inascoltabile per me, non ha proprio nulla a che vedere con dei preconcetti.
RispondiEliminaHo smesso di avere preconcetti nei confronti di qualsiasi tipo di musica almeno 10 anni fa, probabilmente di piu'.
E proprio questa liberta' da preconcetti fa si che non mi debba per forza piacere qualcuno che deve piacere a qualsiasi costo,altrimenti nn capisci un cazzo di musica, esattamente cosi' come non mi basta che un album sia fatto da gente tecnicamente ineccepibile per esser bello.
Suono pulito, sporco, grezzo, al limite anche povero tecnicamente: per me non c'e' differenza.
La differenza la fa' la sensazione che mi da la musica.
Se giudicassimo in base alla tecnica i Purple Hearts non dovrebbero piacere a nessuno di noi.
Cmq, JH non mi piace semplicemente perche' non mi piace (album in studio compresi) quello che suona, come suona, i suoi assoli , la sua voce, in pratica tutto.
E diro' di piu': per me ha JH ha un aggravante rispetto ad altri "mostri sacri" che non mi piacciono come Bob Dylan.
Di Dylan non mi piace praticamente niente,anche perche' trovo odiosa la sua voce, ma ... MA... le sue canzoni fatte da altri nel 90% dei casi mi piacciono.
Le canzoni fatte da JH, se fatte da altri, nel 90% dei casi non mi piacciono.
Cheers!
Su questo non ci sono dubbi...infatti io non ho mai parlato di "preconcetti" nè tantomeno di "perizia tecnica".
RispondiEliminaLe cose funzionano allo stesso modo per tutti,ci sono moltissimi artisti comunemente considerati divinità che anche io detesto:
Tutto l'heavy metal,ad esempio,eppure non ho mai trovato un musicista metal che fosse scarso tecnicamente,in linea di massima sono dei grandi talenti (secondo me sprecati,ma quello è un fatto personale) e lo stesso dicasi della maggioranza di hard-rockers anni 70,tipo Led Zeppelin o Deep Purple (con Gillan) che hanno delle voci e delle timbriche che mi fanno pena proprio perchè evidenziano SOLO la potenza.
Quindi di cose che possono non piacere singolarmente,pur nel loro valore OGGETTIVO,ce ne sono moltissime e nessuno credo che possa erigersi a giudice accusatore dei gusti altrui...tutto è relativo in qualsiasi campo.
Concordo.
RispondiEliminaA ognuno piace quel che piace senza altre considerazioni.
Ma non parliamo della nuova Opera Nazionale Balilla?
RispondiEliminai cccp erano dei poser
RispondiEliminaun po di ginnasticaall'alba nel cortile anche d'inverno avrebbe fatto solo bene a quei debosciati dei CCP. ed anche a qualcuno in questo blog.
RispondiEliminaE caforzo x tutti,altro che te',tisane e pinacoladas
Sono felice di leggere che ci sono altri cui Hendrix non piace, perchè a me non piace, non è mai piaciuto e non piacerà mai.
RispondiEliminaLo trovo noioso e prolisso, nonostante la maggior parte della critica lo idolatri ,stesso discorso potrei fare per dischi considerati capolavori tipo Ummagumma dei Pink Floyd e già che ci siamo faccio outing anche per Live at Leeds, premetto che sono un fan assoluto degli WHO, ma la grandezza di At Leeds a me è sempre sfuggita...
Giampaolo
E' fatto SEVERO DIVIETO di parlare male di "Live at Leeds" il MIGLIOR LIVE della storia : ))
RispondiEliminaAh ah ah ah ah!!!
RispondiEliminaTema per il Maestro Tony-Face: My generation da poco meno di tre minuti a quasi 9!!!
Svolgimento:
"Non è bello cio che è bello, ma che bello che bello che bello"
RispondiEliminadai Nanetti di Sani Gesualdi.
Frate Antonino di Scasazza
ps: la facciata b con 2 brani my gen (ho controllato! 14:27!) e magic bus (7:30) è PESANTISSIMAAAAAAAaaaaaaaaaaaaaaa quasi come wheels of fire dei cream (la parte live) o qualsiasi live di jimi hendrix...
RispondiEliminail preconcettuoso, sybarita, anti-prodromico pro-ndocojocojco cap
"E' meglio ridere in compagnia che intristirsi da soli"
RispondiEliminamaestro Massimo Catalano
e filo-sophysta, capt
RispondiEliminaC
Ass Fin Di Bene Ndo Coiocoio
RispondiEliminaPane Figa Testi dei Jam
Uno dei tanti motivi per cui mi piace questo blog, e' che si finisce quasi sempre col parlare i cose che non c'entrano un cazzo col post originale.
RispondiEliminaE questo e' stupendo.
a volte gia dal primo commento
RispondiElimina"non è mai piaciuto e non piacerà mai."
RispondiEliminaATTENTI a dire MAI...quasi sempre ci si pente !
Io accetto tutto,anche che si dicano simili BESTEMMIE su Cream,Hendrix e Pink Floyd o su "Live at Leeeds" (concordo con Tony:il miglior LIVE della storia) ma pensiamoci bene a dire MAI,i gusti spesso cambiano e con l'avanzare dell'età (porca putt!) ci si rende conto che il 90% della musica che si ritiene fondamentale è legata ad esperienze VISSUTE.
Infatti io ho ascoltato "Live at Leeds" per la prima volta all'età di 10 anni,appena uscito nei negozi,per cui mi rendo conto che se avessi qualche anno in meno la penserei (forse) in modo diverso...però attenzione,spesso capita di rivalutare col tempo cose che in un primo momento venivano snobbato o addirittura odiate.
Io ad esempio ho odiato per decenni la disco-music fine 70,ma adesso rispetto alla merda che va in discoteca quotidianamente l'ho quasi rivalutata,non dico che mi faccia impazzire,ma tutto sommato la apprezzo...non si può mai dire MAI !
La disco music è un nome commerciale per definire il soul di quel periodo. Tutti i mostri sacri della black (e non solo) in quegli anni hanno avuto qualche successo con la cassa in 4.
RispondiEliminaDei whitey ricordo con passione
Superman dei Kinks, John I'm Only Dancing di Bowie, Goodnight Tonight degli Wings e Last Train To London della E.L.O...
Good Times.
Io la odiavo perchè era la musica dei TRUZZI e perchè con l'avvento della disco cominciarono a sparire tutti i gruppi locali che suonavano dal vivo : per i gestori delle sale era molto più semplice pagare un dj che degli orchestrali seri...infatti sostengo da sempre che il PUNK in Italia,pur essendo un fenomeno marginale,reagì allo strapotere della disco e delle prime radio commerciali,molto più che nei confronti del progressive,il prog nel 1977 in fondo era già finito di per se e contava poco o nulla,era già storia passata.
RispondiEliminaEppure ammetto che "La febbre del sabato sera" mi sembrò un bel film,benchè Travolta ce l'abbiano fatto digerire in tutte le salse.
amennnnn...ommmmmmm....
RispondiEliminaursusdursusdursusdursusdursusdursus
...ursusdursusdursusdursusdursusdursusursusdursusdursusdursusdursusdursus...
RispondiEliminagrande capitano che in maniera surrettizia si unisce a me nell'eresia anti-Leeds, quanto al mai dire mai Ursus ti do in parte ragione: in età giovanile avevo in odio rock 'n' roll e rockabilly per questione di 'appartenneza' ora li ho rivaluti alquanto ( le radici di quasi tutto sono lì) forse verrà anche il turno di rivalutare Hendrix ma per ora quel momento mi pare alquanto lontano...
RispondiEliminaP. s. Tony urgono blog sulle cose che ci 'dovrebbero piacere' e invece non ci piacciono ( e viceversa) e sulle cose che non ci piacevano e ora apprezziamo...Cremonini for istance
Giampaolo
Ha ha ha ha!
RispondiEliminaChissà che macelli....
Ma il meglio sarebbe su quello che ci piace e non lo diciamo (specialmente qui) per salvar la reputazione!!
dai Tony con Cremonini ha già cominciato l'outing...
RispondiEliminaGiampaolo
a me me piace o' blues e tutto l juorno aggia' canta'
RispondiEliminaLa valisgia sul leto quela di un lungo viagio...
RispondiEliminaL'estate sta finendo e un anno se ne và...sto diventando grande...lo sai che non mi va
RispondiEliminaJimi è un Dio!!!
RispondiElimina